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Aggiornato Martedì 27-Gen-2015

 

Ho un fratino bello ma di produzione industriale, noce massello, pieno di graffi, ammaccature, macchie. Le invio alcune foto affinché possa aiutarmi a capire se posso rimediare con un po’ di cera o se devo sverniciare. In tal caso può dirmi cosa devo fare e cosa mi serve?

 

Con il tuo tavolo un po’ di cera non basterà, mi spiace. Se vorrai dargli un bell’aspetto, dovrai sverniciarlo. Tenendo conto che sei un neofita, ecco quello che devi acquistare…

  • Sverniciatore extra forte.
  • Guanti per acidi e solventi + occhiali di protezione.
  • Carta vetrata gr. 220.
  • Antitarlo professionale (SINOTAR).
  • Una siringa molto grande.
  • Diluente alla nitro.
  • Vernice sintetica ad effetto cerato trasparente (Linitop Classic, della Levis, è la migliore, ma vanno bene anche quelle della Sayerlack).
  • Pennelli di buona qualità, morbidi, a setola lunga, larghezza media.
  • Cera d'api in pasta colorata marrone.
  • Lana d'acciaio fine.
  • Lana d'acciaio grossa.
  • Stucco per legno (MODOSTUC) noce scuro e noce chiaro.
  • Mordente noce all'acqua in polvere (solo se vuoi scurire il legno, diversamente non serve).
  • Turapori alla gommalacca
  • Acquaragia.
  • Una spatola da cm. 10 e una da cm. 5.
  • Un pennellaccio largo per stendere lo sverniciatore.
  • Pezze di lana e stracci di cotone.
  • Barattoli vari.

Un buon negoziante dovrebbe avere tutti questi prodotti, in alternativa, puoi acquistarli sul Web (ti fornisco l'indirizzo di tre negozi on-line ai quali potrrai ricorrere antichitabelsito.it - linitop.it - toolmarket.it).

Ed ora ecco come intervenire…

 

Preparazione zona di lavoro e sicurezza

 

Se non disponi di una stanza laboratorio dove poter sporcare senza doverti preoccupare, proteggi la pavimentazione con il cartone e assicurati di non avere intorno superfici che potrebbero macchiarsi o addirittura rovinarsi con gli schizzi dei prodotti che utilizzerai.


Indossa i guanti e gli occhiali protettivi, soprattutto quando userai lo sverniciatore e l’antitarlo.

 

Procedura SVERNICIATURA

 

  • Con un pennellaccio largo stendi lo sverniciatore in abbondanza su porzioni di legno non molto grandi (diciamo non oltre il metro quadrato per volta).
  • Lascia agire il prodotto per il tempo necessario. Quando la vernice sottostante è completamente o in buona parte raggrinzita, la rimuovi con un batuffolo di lana d’acciaio grossa grande quanto la tua mano o poco più (imparerai con la pratica a prepararti batuffoli della grandezza giusta). Puoi anche aiutarti utilizzando una spatola, ma fai attenzione a non scalfire il legno!
  • Sfrega e raschia seguendo, per quanto possibile, le venature del legno. Quando la lana d’acciaio è sporca, cambiala.
  • Strofina energicamente sino all’asportazione totale dello sverniciatore e quindi della vernice sottostante, se necessario ripeti.
  • Saprai quando smettere perché il legno ti apparirà liscio, asciutto e con colorazione uniforme, senza tracce di prodotto verniciante o sverniciatore.
  • Esegui la sverniciatura su tutto il tavolo (gambi e piano) con accuratezza.
  • Negli angoli o comunque nei punti dove la rimozione della vernice non è agevole, puoi aiutarti con uno spazzolino da denti vecchio, a setola dura, strofinando. Eventuali residui di sverniciatore si possono ammorbidire con il diluente alla nitro e rimuovere (asciugare) con la lana d’acciaio grossa o uno straccio.
  • Se utilizzando il diluente alla nitro il legno si macchia, per uniformare la colorazione dovrai spennellarlo sull’intera superficie e poi “asciugarlo” molto rapidamente con uno straccio.

Gli attrezzi di lavoro si puliscono con il diluente alla nitro. I pennelli, dopo averli sciacquati nel diluente avendo cura di rimuovere i prodotti chimici utilizzati, si lavano con acqua calda e sapone in pezzi sino a perfetta sgrassatura.

 

Trattamento ANTITARLO

 

  • Inietta con forza e in grande abbondanza l’antitarlo in ogni buchetto, in ogni crepa, ogni fessura e nei punti di giunzione. Ripeti più e più volte.
  • Quindi imbibisci, anche in questo caso con grande abbondanza, TUTTE le superfici (a vista e non) spennellandole con l’antitarlo. Ripeti più e più volte, sino a saturazione (il legno smetterà di assorbire).
  • Lascia asciugare perfettamente prima di procedere con le fasi successive.

Gli attrezzi di lavoro si puliscono con acqua calda e sgrassatore. I pennelli con acqua calda e sapone in pezzi sino a perfetta sgrassatura.

 

Procedura STUCCATURA

 

  • Prepara su un pezzetto di legno una prova di stucco noce chiaro ed una noce scuro (basta un velo, purché coprente), aspetta che siano asciutte e poi confrontale con la colorazione del legno del tavolo, adopererai lo stucco che si avvicina di più.
  • Tieni presente che la verniciatura finale scurirà leggermente sia il legno, sia gli stucchi (effetto bagnato).
  • Tieni anche presente che è difficile ottenere con lo stucco la stessa tonalità del legno (anche mischiando tonalità diverse o aggiungendovi coloranti, cosa che non ti consiglio di fare perché serve una certa pratica), perciò è meglio che lo stucco sia più scuro rispetto alla colorazione originale del legno. Uno stucco scuro si nota meno di uno chiaro.
  • Stucca ogni buchetto, ogni crepa, fessura, spingendolo con forza in modo che penetri in profondità, lasciando meno residuo possibile sulla superficie del legno (togli subito con la spatola l’eccesso).
  • In genere la prima stuccatura riempie, la seconda rifinisce. Quando lo stucco sarà perfettamente asciutto, rifinisci stuccando nuovamente sino a portare lo stucco a livello del piano, questa volta puoi abbondare un poco, ma non troppo, mi raccomando.
  • Quando anche la seconda stuccatura sarà perfettamente asciutta, rimuovi la parte in eccesso con la carta vetrata: movimenti circolari e leggeri, cercando di non graffiare il legno. Rifinisci utilizzando la lana d’acciaio fine sino a completa rimozione di ogni eccesso di stucco. Lo stucco deve riempire solo le cavità, non deve assolutamente esservene traccia altrove.
  • Spolvera con accuratezza.

 

Procedura MORDENZATURA (solo se necessaria)

 

  • Se deciderai di scurire la tonalità del legno, prepara il mordente diluendolo in acqua tiepida. Fallo scuro, in modo che tu possa correggerlo semplicemente aggiungendo acqua. Fai alcune prove su pezzetti di legno di tonalità simile al tavolo. Lascia asciugare il mordente prima di decidere il tono preferito (affretta i tempi servendoti di un Fon per capelli).
  • A tonalità giusta ottenuta, impregna TUTTE le superfici (anche quelle non a vista) spennellandole con il mordente. Elimina l’eccesso e uniforma la colorazione aiutandoti con una spugna. Occhio alle colature! Rimuovile subito, poi lascia asciugare.
  • Attenzione: da ora in poi il legno non deve entrare in contatto con nessuna soluzione acquosa, se ciò accadesse il mordente si “muoverebbe”, macchierebbe, per rimediare dovresti mordenzare tutto daccapo.

Gli attrezzi di lavoro si puliscono con acqua calda e sgrassatore. I pennelli e la spugna con acqua calda e sapone in pezzi.

 

Preparazione alla VERNICIATURA

 

  • Spennella in modo uniforme, senza creare accumuli e colature, il turapori alla gommalacca su TUTTE le superfici (anche quelle non a vista).
  • Stendi il turapori alla gommalacca tal quale, senza diluirlo.
  • Segui, per quanto possibile, le venature del legno.
  • Tieni presente che asciuga rapidamente, dovrai essere veloce e preciso. Non lasciare il lavoro a metà.
  • A perfetta asciugatura (dopo un paio di ore, dipende dalla temperatura della stanza), spaglietta con la lana d’acciaio fine tutte le superfici.
  • Questa operazione ha due scopi: 1) preparare adeguatamente la superficie per accogliere la seconda mano; 2) rimuovere il “pelo” del legno indurito dal turapori creando con ciò una superficie già abbastanza liscia.
  • Se la lana d’acciaio fa attrito sulla superficie impastandosi con il prodotto, significa che il turapori non è ancora pronto per essere levigato. La polvere risultante dallo sfregamento deve essere finissima, soffice e bianca.
  • Attenzione: se hai mordenzato il legno, assicurati di non insistere troppo sugli angoli in quanto potresti rimuovere anche il mordente. In certi casi lo si fa apposta per simulare l’invecchiamento, vedi tu se questa tecnica può esserti utile.
  • Spolvera con molta accuratezza.
  • Stendi una seconda mano di turapori alla gommalacca.
  • Aspetta che asciughi perfettamente e spaglietta ancora avendo cura di eliminare completamente eventuali eccessi di prodotto, che non dovrebbero esservi se sarai stato attento.
  • Saprai di aver fatto un buon lavoro se passando la mano la superficie risulterà perfettamente liscia. Se invece incontrerai zone ruvide, non preoccuparti, correggile spagliettandole ancora un po’.
  • Spolvera molto, molto accuratamente. Eventualmente aiutati anche con un aspirapolvere e panni in microfibra umidi, poi, naturalmente, lascia asciugare.

Gli attrezzi di lavoro si puliscono con il diluente alla nitro. I pennelli, dopo averli sciacquati nel diluente avendo cura di rimuovere i prodotti chimici utilizzati, si lavano con acqua calda e sapone in pezzi sino a perfetta sgrassatura.

 

VERNICIATURA

 

  • Stendi la vernice utilizzando un pennello morbido a setola lunga.
  • Segui le venature del legno. Movimenti di polso, leggeri, come carezze. Deve essere piacevole spennellare, se farai fatica significa che non carichi abbastanza il pennello.
  • Stendi la vernice in modo uniforme, omogeneo, senza creare accumuli.
  • Rimuovi istantaneamente le colature e verifica che non se ne creino altre andando avanti con il lavoro, in tal caso rimuovile con il pennello.
  • Tieni presente che la vernice (specie la Linitop Classic che non deve essere diluita) va fuori polvere abbastanza in fretta, anche in questo caso dovrai procedere con una certa speditezza.
  • Lascia asciugare perfettamente (ben oltre quanto indicato sulla confezione del prodotto), quindi scartavetra finemente e uniformemente.
  • Se la carta abrasiva fa attrito sulla superficie impastandosi con il prodotto, significa che la vernice non è ancora pronta. La polvere risultante dallo sfregamento deve essere finissima, soffice e bianca, senza grumi, pallini o altro.
  • Spolvera molto, molto accuratamente. Eventualmente aiutati anche con un aspirapolvere e panni in microfibra umidi, poi, naturalmente, lascia asciugare.
  • Stendi la seconda mano, agendo come sopra descritto.

Se deciderai che va bene così, non devi fare altro, se invece deciderai di rifinire a cera dando un tocco ancora più naturale (tecnica da utilizzarsi solo con la vernice Linitop Classic)…

  • Lascia asciugare la vernice perfettamente (ben oltre quanto indicato sulla confezione del prodotto), quindi spaglietta con la lana d’acciaio fine, in modo delicato e uniforme.
  • Se la lana d’acciaio fa attrito sulla superficie impastandosi con il prodotto, significa che la vernice non è ancora pronta. La polvere risultante dallo sfregamento deve essere finissima, soffice e bianca, senza grumi, pallini o altro.
  • Stendi con un tampone di lana un velo leggerissimo di cera d’api marrone e lasciala asciugare perfettamente.
  • Lucida con un panno di lana.

Gli attrezzi di lavoro si puliscono con il diluente alla nitro o con acquaragia. I pennelli, dopo averli sciacquati nel diluente avendo cura di rimuovere i prodotti chimici utilizzati, si lavano con acqua calda e sapone in pezzi sino a perfetta sgrassatura.

 

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