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Mercoledì 19-Ago-2009
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GRASSELLO LUCIDO MONOCOLORE

La calce è una materia prima estremamente versatile e dalla storia antica. Alcuni attribuiscono ai Fenici la scoperta che l'impasto di calce aerea e sabbia vulcanica costituiva una malta capace di indurire sia all'aria che sott'acqua. In seguito i Romani, maestri nell’arte del costruire, realizzarono imponenti infrastrutture tra cui strade, ponti, acquedotti oltre a monumenti e ville utilizzando proprio la calce.

La calce si ottiene dalla calcinazione, già alla temperatura di 400-600 °C sino ad una cottura, in speciali forni, alla temperatura di 900-1000 °C, di una roccia sedimentaria, largamente diffusa in natura, la "pietra calcarea". Per diventare grassello di calce deve contenere, almeno, il 95% di carbonato di calcio. Le impurità (max 5%) sono costituite da carbonato di magnesio, argilla, ossido di ferro ecc. Il grassello di calce è una calce "aerea", vale a dire che fa presa solamente in aria.

 

 

GRASSELLO LUCIDO BICOLORE

È un idrato di calcio ottenuto dallo spegnimento della calce viva con acqua in eccedenza, fino ad ottenere una pasta plastica e fine. La cava di origine del calcare è molto importante nella scelta dei grasselli da utilizzare per le caratteristiche diverse dei calcari, a seconda del loro uso per malte di allettamento o per intonaci o per pitture. Gli antichi Romani conoscevano l'importanza dell'invecchiamento dei grasselli di calce poiché il tempo ne migliora la qualità e consente:

• la decantazione delle impurità
• lo spegnimento omogeneo
• l'assenza di calcinaroli.

I tempi minimi vanno dai 3 mesi di invecchiamento per malte di allettamento e rinzaffi, 1 anno per tonachini monostrato colorati o per rasature, 3 anni per pitture e affreschi.

Il grassello di calce può essere colorato nella massa consentendo applicazioni policromatiche.

 

 

La mescolanza tra legante, acqua ed inerte prende il nome di "malta". A seconda del legante possiamo avere:

• MALTA AEREA (che indurisce solo all'aria con qualche eccezione)
• MALTA IDRAULICA (che indurisce anche in acqua)

La MALTA AEREA a base di grassello di calce si compone con l'aggiunta di inerti silicei. La malta di grassello di calce, da rendere idraulica, viene composta, a seconda dei casi, aggiungendo i seguenti inerti o agglomeranti: sabbia, polvere di marmo (o botticino) o carbonato di calcio di varie granulometrie, pomice (funzione deumidificante), tufo, pozzolana, argilla cotta (polvere di mattone) detta cocciopesto. La sabbia, di varie granulometrie, deve essere ben lavata e priva di argille e di sostanze organiche. Le impurità influiscono in senso negativo sulla resistenza della malta. La polvere di marmo è ricavata dalla frantumazione meccanica delle rocce marmifere calcaree, ed anche questa può essere di varie granulometrie.

La CALCE AEREA rappresenta, sicuramente, il legante più tradizionale tra quelli impiegati. Originariamente era utilizzata, quasi esclusivamente, sotto forma di grassello di calce spento sul cantiere e stagionato, dopo aver combinato con acqua in eccesso l'ossido di calcio prodotto per calcinazione di minerali ricchissimi di carbonato di calcio (calce viva).

La CALCE IDRATA – o idrossido di calcio - si ottiene, invece, industrialmente alimentando un apparecchio, denominato idratatore, con calce viva ed acqua. Un prodotto di maggiore purezza è la CALCE IDRATA FIORE. Si tratta di una calce particolarmente fine che, in opera, permette di realizzare malte estremamente lavorabili, uniformi, con una notevole plasticità.

La MALTA IDRAULICA si ottiene dalla cottura ad alta temperatura di una marna con successivo spegnimento e macinazione e o aggiunta di materiali che producono effetti idraulici.

La CALCE IDRAULICA, come sottolineato in precedenza, deve il suo nome alla capacità di fare presa e indurire anche se non esposta all’aria e questo grazie alla presenza, nella sua formulazione, di idrossido di calcio in combinazione con silicati reattivi. Allo stato naturale si presenta come una polvere estremamente fine di colore nocciola o grigio.

Le malte a base di calce aerea realizzate con grassello o calce idrata possono essere rese idrauliche aggiungendo, al momento dell’impasto, frazioni di COCCIOPESTO o di POZZOLANA.

L'ARGILLA COTTA (COCCIOPESTO), inerte usata fin dall'antichità, è un'argilla composta da silicato di alluminio cotto e frantumato. Si può considerare una pozzolana artificiale, infatti veniva usata dai Romani per idraulicizzare il grassello di calce per realizzare interventi in presenza di acqua (acquedotti, fogne, porti, ecc) e come impermeabilizzante di coperture.

LA POZZOLANA, inizialmente estratta dalle cave di Pozzuoli (lapilli), è un prodotto di origine vulcanica costituito prevalentemente da silicati idrati di allumina, da silice al 70%, ossido di ferro, potassio, sodio e magnesio. La pozzolana ed il cocciopesto non si possono considerare degli inerti poiché, combinandosi con la calce e l'acqua (idraulicizzazione), danno origine a malte che hanno proprietà cementanti e si utilizzano soprattutto per restauri storici e monumentali di grande pregio. Materiali con caratteristiche similari si trovano in Francia ed in Germania e sono denominati TRASS.

L’impiego sia della pozzolana che del cocciopesto, grazie alla loro composizione reattiva, consentono alla malta aerea di acquisire caratteristiche meccaniche superiori e di ridurre i tempi di indurimento che, normalmente, sono abbastanza lunghi. Con le polveri di cocciopesto, inoltre, è possibile eseguire delle rasature e finiture a vari spessori.

Le malte hanno un fabbisogno d'acqua di impasto molto elevato, che spesso produce in fase di presa crepe e fessure prodotte dall’evaporazione della stessa (ritiro volumetrico). Questo fenomeno è spesso ignorato o minimizzato, pur essendo una forte componente di degrado con logiche erosioni e trasformazioni chimico fisiche localizzate. Tali fenomeni possono essere eliminati sia con alcune tecniche applicative, quali la "frattazzatura" ad umido, e/o l'applicazione a strati multipli "bagnato su bagnato", sia ottimizzando le malte nella loro formulazione, riducendone il fabbisogno d'acqua e ritardandone l’evaporazione. La produzione in proprio di queste malte, è pressoché impossibile. Riteniamo quindi che la scelta di produzioni industriali, sia la cosa più vantaggiosa per l'ottenimento di risultati certi ad un giusto costo.

 

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