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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

È successo a Torino nella centralissima Piazza Castello

Di Niccolo Zancan – “La Repubblica”, 12 maggio 2003

 

Trafelato, ferito, soprattutto molto preoccupato, lui racconta quello che gli è successo così: «Mi hanno picchiato perché sono gay. Alle cinque di pomeriggio ero in bicicletta in piazza Castello. Sono scesi dalla macchina all’improvviso, erano ragazzini di Forza Nuova. Mi hanno preso a pugni, mi hanno insultato e spaccato gli occhiali». Lui è un ragazzo di 29 anni che lavora in centro e non nasconde la sua identità sessuale. Si è rifugiato alla libreria Feltrinelli, sotto i portici. Alle 17,15 di ieri pomeriggio ha chiamato il 112 per chiedere aiuto e sporgere denuncia. Ma, quando i carabinieri del nucleo radio mobile sono arrivati, si era già allontanato: «Ho deciso di passare al commissariato di polizia di via Verdi, dove gli agenti mi hanno consigliato di andare in ospedale a farmi visitare. Perché per la denuncia è necessario il referto medico». Così ha fatto. Ha contusioni in faccia, ma è soprattutto una questione di principio. Un commessa di Feltrinelli lo ha soccorso: «Non è la prima volta che succede. Noi lo conosciamo bene, è un nostro cliente affezionato, una persona seria e conosciuta. Era molto spaventato». Chi erano gli aggressori? «Ragazzini con addosso simboli di estrema destra. Lo hanno minacciato. Lo hanno colpito e deriso». C’è stato un po’ di trambusto, poi è tornata la calma: «Bisogna denunciare un fatto così grave. Gli stessi carabinieri ci hanno confermato che ragazzini di estrema destra non sarebbero nuovi ad aggressioni del genere». Decidere di esporsi in una situazione così delicata non è facile. Oggi il ragazzo picchiato in piazza Castello tornerà dalle forze dell’ordine. Racconterà quello che è successo nei dettagli. Solo a quel punto si potrà fare chiarezza sull’episodio. Il responsabile torinese di Forza Nuova, Stefano Saia, ha sempre preso nettamente le distanze dalle aggressioni compiute da estremisti di destra. Due mesi fa, durante una manifestazione per la pace, dieci ragazzi giovanissimi con addosso toppe e simboli fascisti avevano picchiato un venditore ambulante in via Garibaldi. Un raid punitivo alle quattro di un sabato pomeriggio: «Contro gli extracomunitari che ci tolgono il lavoro e mettono le mani addosso alle nostre fidanzate». I protagonisti erano stati portati in caserma e identificati dai carabinieri. Uno di loro aveva una mazza da baseball con sopra disegnata una svastica.

 

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