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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

IL PRECEDENTE: L'assassinio di un cameriere omosessuale avvenne nell'89. Da sei mesi il fascicolo è stato riaperto dal sostituto procuratore Di Gennaro

Di G. Cet. - “Il Secolo Decimonono”, 27 Dicembre 2004

 

Il fascicolo polveroso di un delitto mai risolto di quindici anni fa è tornato da sei mesi sul tavolo del sostituto procuratore Piercarlo Di Gennaro. Racconta una storia terribilmente simile a quella di Luigi Roncallo, l'anziano trovato senza vita nella sua casa di via Bologna, la mattina del 24 dicembre 2004. La storia di Salvatore Barraco, cameriere di 54 anni, ucciso nella notte tra il 31 e il primo novembre del 1989, la vigilia della festività dei Santi. Una vigilia allora come oggi. Barraco fu soffocato nel suo appartamento di Vico delle Pietre Preziose, con un pezzo di gommapiuma infilato in bocca, e venne trovato con una sciarpa di lana stretta attorno al volto, legato mani e piedi.
Il caso del cameriere, omosessuale, introdotto nell'ambiente degli extracomunitari che, in quegli anni, cominciavano a frequentare i vicoli del centro storico, non fu mai risolto. A sorpresa, lo scorso mese di maggio è stato riaperto. Un colpo di scena - le rivelazioni di un supertestimone - ha portato gli investigatori della squadra mobile a ricucire la trama di quell'omicidio, a risentire le persone interrogate quindici anni prima, a rileggere gli atti, osservare nuovamente le foto della scena del delitto, riesaminare il fascicolo dei principali indiziati, provare a dare un nome all'assassino, anzi agli assassini: secondo il pm, alla luce delle ultime novità, dovrebbero essere almeno due.
Che ci sia un legame tra quel delitto recentemente riaperto e questo, così simile, avvenuto in via Bologna al numero 34? Impossibile andare oltre il campo delle ipotesi, per ora, anche se le analogie sono molteplici: il giorno dell'omicidio, la vigilia di una festa; le modalità dell'uccisione, per soffocamento; le corde usate per legare mani e piedi la vittima; il mondo della perversione a sfondo sessuale, nel quale i due delitti sono stati ambientati dagli inquirenti. E non ultima la circostanza della riapertura del primo caso, così lontano del tempo, avvenuta pochi mesi fa.
In nessuno dei due omicidi il movente ipotizzato è la rapina: la casa di Barraco, come quella di Roncallo, non fu rovistata e saccheggiata.
Il delitto del cameriere non è l'unico fatto della cronaca nera degli ultimi anni a ricordare quanto avvenuto nell'appartamento di via Bologna alla vigilia di Natale. A metà del mese di settembre in vico del Fieno un cinquantenne era stato aggredito e legato mani e piedi nella sua abitazione da due rumeni ai quali aveva dato ospitalità. In quel caso i suoi assalitori avevano approfittato della sua disponibilità e lo avevano colpito e derubato.
Prima di scappare con settanta euro in contanti e un orologio, i due avevano legato mani e piedi e imbavagliato la loro vittima. Il cinquantenne era riuscito a liberarsi e a chiamare i soccorsi, ma non aveva spiegato agli agenti il motivo per il quale aveva dato ospitalità ai due rumeni. E anche quel caso era rimasto irrisolto.

 

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