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Premi
cinematografici per eccellenza. Vengono assegnati ad Hollywood (a cominciare
dal 1929 per i film della stagione 1927-28) ogni anno a primavera dall’Academy
of Motion Picture Arts and Sciences su votazione per posta dei suoi oltre
duemila iscritti, ai quali i dirigenti dei vari settori artistici e tecnici
offrono una rosa di cinque candidature (nominations) per ogni categoria.
I
premi Oscar consistono in una statuetta di 4 chili alta 34 centimetri,
realizzata in una lega particolare di rame, peltro, nickel e argento placcata
in oro a 24 carati - un oggetto di scarso valore commerciale che nel tempo
ha acquistato un enorme importanza simbolica divenendo il riconoscimento
professionale più prestigioso al mondo ed anche, in taluni casi,
il più parziale; disegnata nel 1928 dallo scenografo-capo della
M.G.M., Cedric Gibbons e forgiata dallo scultore Goerge Stanley, rappresenta
un uomo con spada da crociato, il cui nomignolo ha varie origini aneddotiche.
I
premi (Academy Awards), in numero crescente con i nuovi ritrovati della
tecnica, sono attribuiti principalmente a queste categorie:
•
miglior
film di lingua inglese (dal 1935 il premio viene attribuito non più
ai film della stagione precedente ma dell’anno solare precedente);
•
miglior
film straniero proiettato negli U.S.A (dal 1948)
•
miglior
cortometraggio
•
migliore
coppia di attori protagonisti
•
migliore
coppia si attori non protagonisti (dal 1937)
•
migliore
regia
•
migliore
soggetto
•
migliore
sceneggiatura
•
migliore
fotografia
•
migliore
scenografia
•
migliori
costumi
•
migliore
musica
•
migliore
canzone
•
migliore
montaggio.
Tra
coloro che non ebbero mai un Oscar, o lo ebbero “speciale”
a titolo di consolazione molti anni dopo, figurano C. Chaplin, G.
Garbo, O. Welles,
H. Hawks, C. Grant, J. Garland. Alcuni attori ebbero anche sei candidature
senza riuscire ad ottenerlo. Nel 1960 “Ben Hur” di W.
Wyler stabilì un primato raccogliendo undici Oscar,
a significare il peso più industriale e commerciale che artistico
della premiazione. In tempi più recenti tra i film che hanno raccolto
il maggior numero di statuette si ricordano “Amadeus” di M.
Forman, che nel 1985 ne conseguì otto, “L’ultimo
imperatore” di B.
Bertolucci e “Il paziente inglese” di A. Minghella,
rispettivamente vincitori di ben nove Oscar nel 1988 e nel 1996, e il
“Titanic” (1997) di J. Cameroon, che con ben undici Oscar
ha eguagliato il record di “Ben Hur”.
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