Apostola
ovunque occorra
Arcidiacona di Bergamo
Vescovella di Lucca
e misteriosa Papessa di Roma Tarocca |
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In
che altro modo definire il libro sul quale una parte consistente del genere
umano ha costruito la sua esistenza se non come Suor Ciccina Patonza l’ha
intitolato? Un vero esempio di ecumenico acume! La sua analisi delle sacre
scritture mette in luce aspetti altrimenti oscuri come le tenebre più
nere! Vi è nel libro che da sempre condiziona le nostre esistenze
e che ci spacciano per oro colato (un po’ come l’olio o il
grasso, adesso non ricordo), una storiaccia davvero agghiacciante che
Suor Ciccina sviscera in codesto modo...

Un
tale decide di andare a riprendersi la moglie dopo che questa lo ha abbandonato
per il gran disgusto che egli le procura. Insieme ad un servo e due asini
[1] si mette in viaggio e la raggiunge a casa
del suocero il quale è talmente felice di vederlo che fa di tutto
per trattenerlo [2]. Figuriamoci lei com’è
contenta [3]... L’uomo, servito e riverito
dall’insulso suocero, satollo e probabilmente ubriaco dalla mattina
alla sera, dopo giorni e giorni di ozio e bagordi non ne può più,
così carica moglie, masserizie e servo (deduco nell’ordine,
su un solo animale) e si rimette in viaggio verso casa, ma giunto di fronte
a Gerusalemme si rifiuta di fermarvisi per la notte [4]
perché non è un luogo appartenente ai figli d’Israele
- veh! Prosegue dunque il viaggio sino a Gabaa dove cerca inutilmente
rifugio presso i suoi fratelli israeliti! Dopo un po’ un vecchio
contadino s’impietosisce e visto che non gli costa nulla [5]
decide d’ospitarli. Si erano da poco lavati i piedi e ancora si
stavano rifocillando [6], quand’ecco una
folla di spiantati circondare la casa gridando: “Metti fuori il
forestiero che vogliamo sodomizzarlo!” e il vecchio, tutto intento
a rimirar la patta del levitico: “Ho una figlia che è vergine
e il mio ospite ha una moglie, ve le darò entrambe [7]:
fate di loro quel che vi piace purché non commettiate quest’infamia
contro di lui!”. A quanto pare gli allegri buontemponi non sono
delle gran cime e invece di insistere per ciularsi lo straniero o approfittare
della generosa offerta, alla fine s’accontentano: l’uomo gli
consegna sua moglie e loro ne abusano sino all’alba [8].
Il mattino seguente l’uomo si alza, beve un caffè, fuma una
sigaretta, legge il giornale e decide di ripartire [9].
Apre la porta e trova la moglie stramazzata sulla soglia di casa. L’idea
di doverla scavalcare per andarsene lo irrita alquanto , allora le ingiunge:
“Alzati e partiamo!” ed ella, esalando l’ultimo respiro:
“Fottiti!” [10]. Allora la carica
sull’asino e giunto a casa la squarta in dodici parti che prontamente
spedisce ai capi delle Tribù d’Israele, questi inorridiscono
e si riuniscono chiedendogli spiegazioni e lui sapete che fa? Racconta
piagnucolando che i cittadini di Gadaa si coalizzarono contro di lui [11],
che di notte circondarono la casa con l’intento di ucciderlo [12]
e che alla fine abusarono tanto di sua moglie da farla morire [13]!
Risultato: a causa d’un vecchio rimbambito e d’un vile vigliacco
con manie di grandezza, nessun senso di responsabilità e livore
da vendere, per ritorsione [14] e con il patrocinio
dell’Altissimo in persona [15], Gadaa fu
letteralmente spazzata via insieme ai suoi abitanti e circa 90 mila soldati
di entrambe le fazioni morirono durante l’assedio!

1.
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Sul
perché il levitico parta con due asini visto che teoricamente
sarebbe tornato a casa con altre due persone (la moglie e il servo)
non saprei che dire, posso solo avanzare qualche timida ipotesi:
a) non ne aveva di più; b) non era sua intenzione riportarla
indietro, faceva finta; c) era convinto che lei non avrebbe accettato
di seguirlo e quindi due asini erano più che sufficienti.
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2.
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Anche
questo è un mistero. La felicità di vederlo forse
si giustifica col fatto che la figlia era lì già da
quattro mesi e forse non vedeva l’ora di liberarsene, ma allora
perché ne ritarda la partenza in tutti i modi e ci riesce
ricoprendolo di gentilezze e ingozzando a sue spese, lui, il servo
e gli asini, per ben 5 giorni? |
3.
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In tutta questa storia quel che pensa e desidera la moglie del levitico
è del tutto ininfluente, non ci è dato sapere alcunché
di lei tranne il motivo per cui ha abbandonato il tetto coniugale
e del quale, nei secoli, pare nessuno si sia minimamente interessato.
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4.
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È
il servo che prega il suo padrone di fermarsi. |
5.
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Il suocero li aveva riforniti di paglia e foraggio, nonché
pane e vino per il rientro, in effetti non avevano bisogno di nulla,
solo di un tetto, ma il vecchio si offre di ospitarli completamente
a suo carico purché non passino la notte in strada. Quanta
premura... |
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6.
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Leggendo questo passo ho subito pensato all’episodio in cui
Gesù, durante quella che sarà la sua ultima cena,
si alza da tavola e lava i piedi ai suoi discepoli, ivi compreso
quel gran furfante di Giuda Iscariote (San Giovanni 13:1 - 11).
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7.
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Nella
Bibbia che sto prendendo in esame (Edizioni Paoline, 1958), il relatore
dice in una nota che “Il vecchio offre due donne invece d’un
uomo all’infamia dei Gabaiti, tanto vile era considerata la
condizione della donna! Solo il Vangelo le restituirà l’onore
dovutole” - bel vanto davvero, si consolino i cristiani con
questa e molte altre favolette per gonzi cui devono la loro discutibilissima
moralità. |
8.
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Testuale: “Ne abusarono e la violentarono per tutta la notte”.
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9.
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Mi sono permessa qualche piccola libertà narrativa, così,
giusto per evidenziare il suo totale disinteresse per le sorti della
donna. |
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10.
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Ovviamente anche in questo caso mi sono presa qualche libertà
e le ho fatto esclamare quello che mi piace supporre abbia pensato
in quel momento, ammesso che fosse ancora viva e avesse la forza
di stramaledire lui e tutto il genere maschile, compreso il Padreterno,
di lì all’eternità. Amen. |
11.
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Ma chi era questo levitico? Un adone? Una pericolosissima minaccia?
Una potenza sovrumana? |
12.
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Ma no, volevano solo sodomizzarlo, niente di cui preoccuparsi visto
che ha ceduto sua moglie a chi aveva organizzato la festicciola
in suo onore. |
13.
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Ma va?! Questo è troppo! Passi violentarla tutta la notte
ma farlo sino ad ucciderla... |
14.
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Alla luce dell’intero racconto è sensato supporre che
la ritorsione verso i fratelli israeliti non avesse lo scopo di
punirli per quello che avevano commesso, ma per quello che avrebbero
voluto fare - d’altronde, malgrado quel che ne dicono eminenti
studiosi non accreditati presso la Santa Sede e sebbene Cristo non
abbia mai espresso giudizi negativi o condanne nei riguardi dell’omosessualità,
la Bibbia nel suo complesso non mi par davvero né un’opera
equanime, né un allegro inno alle pulsioni carnali, men che
mai quelle omosessuali! |
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15.
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Il quale, probabilmente interpellato per telefono, sembra abbia
detto: “Muovetegli pure contro” e ancora, dopo quotidiane
carneficine, olocausti e sacrificio di vittime pacifiche offerte
in suo onore: “Andate pure che domani li darò nelle
vostre mani” - alla faccia della tanto sbandierata misericordia
di Dio, ma forse per Misericordia i cristiani intendono la Confraternita
che trasporta gli ammalati per conto dell’ospedale! |

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