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Aggiornato Mercoledì 02-Set-2009

 

 

• Abete Americano o di Douglas
• Abete bianco
• Abete del Canada
• Abete di Sitka (Peccia Sitchensis)
• Abete di Vancouver
• Abete rosso (Peccia Excelsa)
• Tsuga di Mertens

 

 

Tsuga di Mertens

Sono descritte più di 40 specie di questa pianta di cui la più diffusa è l’abete bianco che ha la corteccia sottile e biancastra negli esemplari giovani. Il legno è giallo, bruno o rossastro chiaro.
Largamente coltivato e utilizzato, economico.
Dalle foglie e dal legno si estrae un’oleoresina dalla quale si ottiene per distillazione la trementina, un olio volatile usato come balsamo o solvente dall’industria farmaceutica e chimica.
Dalla resina ricavata dalle vesciche della corteccia si ottiene la trementina di Strasburgo usata in modo specifico per colori e vernici.
In Italia si trova sulle Alpi e sull’Appennino.
Il legno di abete è usato anche per preparare pasta cartacea.
In America è largamente diffuso l’Abete del Canada, alto anche 20 metri, dalle foglie verde scuro in netto contrasto con la corteccia grigia. Il legno dell’Abete del Canada è usato soprattutto nell’industria cartaria. La resina, nota come “balsamo del Canada”, è usata come colla per fissare i vetrini nei preparati per microscopia.

 

Abete di Douglas

ATTENZIONE!

L’Abete di Douglas e l’Abete Rosso non appartengono a questo genere di piante come invece si è erroneamente portati a credere per il nome comune che gli è attribuito - il primo è una qualità TSUGA e il secondo è una qualità di PECCIA.

 

Il legno di abete è bianco leggermente giallastro o rossastro e scurisce per effetto della luce.
Le venature sono molto marcate, piacevolmente decorative.
È un legno particolarmente tenero, leggero ed elastico.
Si tarma e deteriora facilmente.
È ricco di nodi, ha struttura eterogenea, con anelli molto distinti e di colore più intenso.
Internamente manca di canali resiniferi che abbondano invece nella zona della corteccia.
Per poterlo trattare agevolmente, le sacche di resina devono essere eliminate preventivamente.

La superficie si lacca o vernicia facilmente, ma la lucidatura non è quasi mai soddisfacente.
È facile a fendersi soprattutto in prossimità degli anelli annuali.
Si altera all’umidità e teme le intemperie.
È generalmente usato per mobili e strutture interne, come legname da costruzioni e imballaggi e per la produzione di compensati.
È raramente utilizzato per impiallacciature perché troppo dolce.
Non resiste alle alternanze di umido e secco.

 

 

Per la sua stabilità è molto usato per costruzioni leggere, strutture di mobili e per strumenti a corda (casse armoniche), si usa anche per imballaggi (particolarmente indicato a questo scopo è l’abete di Vancouver), impalcature, travi, pavimenti solo in interni e pure intelaiature in ambienti asciutti. Travi più o meno lunghe e sottili, ricavate dal fusto di abete e comunemente chiamate abetelle, sono usate per ponteggi e puntellamenti.

 

 

Abete rosso

Legno bianco appena tagliato, stagionato diventa giallo pallido.
Ha un peso specifico basso, si lavora facilmente, è solido, forte, elastico.
Si può rifinire agevolmente.
Resistente all’umidità.
Ottima resistenza meccanica.
Duttile e curvabile con il vapore, ha fibre parallele e allungate che mantengono a lungo le vibrazioni.
Ha venature molto visibili e decorative.
Largamente coltivato come legno e come albero di Natale.
Il suo fusto molto diritto ne raccomanda l’uso per pali, antenne, alberi di barche e navi, costruzioni in genere.
Può essere lavorato al tornio e utilizzato per mobili, cornici e strumenti musicali (casse armoniche per strumenti a corda).
È usato anche per imballaggi e come pasta per carta.
Le fibre legnose vengono tessute per farne stuoie e reti.
Dal tronco e dai rami si estrae la trementina.

Abete di Sitka

Legno forte, leggero.
Usato per telai in interni, casse.

Abete Americano o di Douglas

Legno solido e duraturo, versatile dal cuore bruno-rossiccio e alburno bruno-chiaro.
Tessitura media, fibre diritte e abbastanza regolari, anelli di crescita evidenti.
Resistenza all’urto piuttosto bassa.
Segagione difficoltosa se eseguita a mano. Piallatura non molto agevole.
Stagionatura buona e, se ben eseguita, stabile.
Molto pregiato perché non ha nodi.
L’unione con chiodi e viti non presenta difficoltà, l’unione a colla non è particolarmente duratura.
Le finiture non danno risultati esteticamente soddisfacenti.
Usato per costruzioni, pavimenti, falegnameria, infissi.

Abete di Vancouver

Legno bianco o giallo chiaro molto chiaro.
Ideale per imballaggi e pasta per carta.


Abete bianco

Legno tenero, bianco con vene rossicce, molto marcate.
Fra gli abeti è il meno pregiato, il più economico.
Ha una fibra grossolana, si tarma e deteriora facilmente.
Ha peso specifico elevato, è poco resinoso ma spesso ricco di nodi, caratteristica che danneggia gli utensili rendendolo di difficile lavorazione.
Eccellente per imballaggi, ossature di tetti e capriate, impalcature, travi, pavimenti e intelaiature in interni, in ambienti asciutti.
Allo scoperto ha durata limitata, si screpola e fende facilmente, meglio resiste se completamente immerso nell’acqua per questo è indicato per pali.
Adatto per farne modelli da fonderia e sculture di poco valore. Se ne ricava anche pasta di legno.
Dalla resina si estrae la trementina.

Abete del Canada

Usato soprattutto nell’industria cartaria.
La resina è usata come colla per fissare i vetrini nei preparati per microscopia.

 

 

Le sacche o i canali resinosi si formano soprattutto nei larici, nei pini e negli abeti - nelle conifere, insomma. Sono un rimedio naturale che l’albero produce per curare se stesso dai danni subiti. La resina rovina ogni tipo di vernice, lo stucco non può ancorarsi e incollarsi al legno per questo è del tutto inutile utilizzarlo per tappare il buco o la fessura da cui fuoriesce - se le sacche o i canali non vengono rimossi del tutto continueranno a stillare. Vanno eliminati con il fuoco o raschiati a fondo, nei casi peggiori per poterli asportare completamente, occorre scavare il legno con il trapano, quindi si dovrà riempire la cavità che si è formata con un rondello di legno opportunamente incollato (anche detto tappo o zaffo, lo stesso che viene utilizzato per riempire i buchi lasciati dai nodi che si sono staccati).

 

 

La resina che ha impregnato la superficie del legno deve assolutamente essere rimossa perché non consente un adeguato ancoraggio degli smalti, né una perfetta coloritura a mordente qualora si opti per una finitura a tampone o con vernici trasparenti. Si dovrà raschiare la parte, quindi occorrerà sciogliere la resina con solventi alla nitro, in ultimo è consigliabile preparare una soluzione saponosa, lasciarla agire lungamente, passare una spazzola di saggina in direzione delle fibre finché si forma un’abbondante e soffice schiuma, trascorsi 5 minuti circa togliere la schiuma con acqua tiepida e lasciare asciugare.

 

 

CAPRICORNO DELLE CASE o TARLO DELLE TRAVI (Hylotrupes Bajulus) - coleottero.

Pericolosissimo e molto dannoso per i legni impiegati in armatura di tetti, solai, etc. In caso di forte infestazione possono essere colpiti anche gli infissi e i mobili.

SIRICE GIGANTE (Sirex Gigas) - imenottero.

I depositi di legname posti nei piazzali delle segherie, spesso situate in vicinanza di boschi, possono essere attaccati gravemente dal SIRICE.

FORMICHE DEL LEGNO (Camponotus Ligniperda ed altri) - imenotteri.

I danni sono causati sulle piante in piedi e spesso anche nelle costruzioni in legno situate in foreste o boschi.

TARLO DEI MOBILI (Anobium Punctatum) - coleottero.

Perché il legno possa subire l’attacco occorre che sia ben stagionato, cioè non abbia più del 20-25% d’umidità, e che presenti alla sua superficie delle fessure anche minime ove possano essere deposte le uova: basta talora che la superficie sia coperta da uno strato di vernice per evitare l’entrata delle larve nel legno.

BOSTRICO LlNEATO (Xiloterus Lineatus) - coleottero.

Questo insetto causa la cosiddetta “moschettatura” nelle piante sia in piedi che abbattute (con o senza corteccia) e normalmente attacca il solo alburno (la parte più esterna, e quindi più giovane, del legno degli alberi e degli arbusti).

 

 

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