Magari
vi sembrerà sciocco, ma la prima cosa che è bene
acquistare è una scatola dove riporre gli utensili in buon
ordine. Non occorre che sia super-accessoriata, basta che sia
capiente e robusta. In commercio ve ne sono di tutti i tipi, quelle
che preferisco e vi consiglio sono fatte in un materiale plastico
molto resistente (evitate il metallo, arrugginisce, non si ripara
e quando è danneggiato può ferire chi lo maneggia),
hanno un paio di cassettini sul coperchio e all’interno
un unico spazio al di sopra del quale vi è una specie di
cestello estraibile - qui riporrete gli utensili e sotto gli oggetti
più voluminosi, piccole scatole a scompartimenti con un
assortimento minimo di chiodi e viti ed altro. Costo: dalle 50
alle 100mila - per chi ha voglia di spendere.
Riempiamola
e ricordatevi che quando si tratta di attrezzi è bene non
badare a spese: un utensile di buona qualità lo si acquista
una volta sola nella vita...
1)
Martello con la bocca della mazza (la parte che serve per battere
sui chiodi e sulle superfici) quadrata e la penna divisa (ottima
per estrarre chiodi battuti male) o assottigliata e appuntita
(per battere su chiodi o superfici molto piccole), in acciaio
fucinato e temprato, non molto pesante (250-300 grammi al massimo),
con il manico in frassino, meglio se abbastanza lungo (come nel
martello da carpentiere) o comunque rapportato al peso della testa.
Sono ideali i martelli provvisti di manici in lega metallica leggera,
risultano particolarmente maneggevoli e non si allentano.
2)
Se il martello che avete ha la penna piena di tacche e la bocca
deformata (divenuta tondeggiante), buttatelo - vi darà
solo problemi.
3)
Tenaglia da chiodi a braccia allungate in acciaio fucinato.
4)
Pinza per tubi (detta anche pappagallo o cane).
5)
Pinza universale in acciaio fucinato, cromata (arrugginisce con
minore facilità) e con i manici rivestiti di materiale
isolante.
6) Sega universale a lame
intercambiabili. Questo tipo di segaccio è molto versatile
in quanto le lame terminano a punta in modo da poter lavorare
senza difficoltà anche negli angoli e l’inclinazione
tra impugnatura e lama è regolabile. Acquistate lame in
acciaio al wolframio temprato a legno e a ferro (con le quali
potrete anche segare materiali plastici).
Attenzione:
le seghe di qualsiasi tipo devono essere riposte separatamente
dagli altri attrezzi per non rovinarne la dentatura a contatto
con altre parti metalliche.
7)
Seghetto ad arco a lame intercambiabili, piccolo, maneggevole,
adatto per lavori più delicati e sempre utile. Anche in
questo caso acquistate lame in acciaio al wolframio temprato a
legno e a ferro (con le quali potrete anche segare materiali plastici).
8)
Trapano a mano provvisto di un piccolo assortimento di punte elicoidali
a centro per legno dolce (dette anche mecchie) e metallo (con
quest’ultime si può forare tranquillamente anche
il legno ma hanno lo svantaggio di non possedere alla loro estremità
la punta conica che serve per guidarne l’avanzamento). Purtroppo
questo attrezzo, ideale per piccoli lavori che richiedano un maggior
controllo della velocità e del tipo di perforazione, non
è più così comune - tuttavia vi consiglio
di cercarlo e acquistarlo, scoprirete quanto può essere
utile, pratico e versatile.
9)
Punteruolo da falegname con asta tondeggiante o quadrangolare,
utilissimo per tracciare su legno i punti dove inserite viti e
chiodi, segnare tracce su parti metalliche e praticare fori di
“invito”.
10)
Raspa a sezione mezzotonda, indispensabile per lavorare il legno
nei punti che non possono essere raggiunti dalla pialla. Serve
anche per arrotondare gli angoli, “aggiustare” tagli
imperfetti, asportare velocemente grandi quantità di legno.
Consiglio l’acquisto di una raspa assai lunga a dentatura
grossa - è più efficace di quelle corte e i danni
causati dal suo utilizzo (grandi tagli nella fibra e possibili
scheggiature quando si lavora il multistrato) possono comunque
essere riparati rifinendo accuratamente il lavoro con la carta
a vetro ed eventualmente stuccati.
Attenzione:
anche le raspe devono essere riposte separatamente dagli altri
attrezzi per non rovinarne la dentatura a contatto con altre parti
metalliche.
11)
Lima piatta per metallo di media lunghezza, con “primo”
e “secondo” taglio (taglio inferiore e superiore)
a croce, mezzo fino. Serve per rifinire i metalli che abbiamo
segato, smussare gli angoli taglienti o frastagliati di essi che
possono ferire. Contrariamente alla raspa che non deve mai essere
usata per lavorare il metallo, la lima non si danneggia se usata
sul legno. Ne esistono anche a sezione triangolare, mezzotonda,
tonda.
Attenzione:
dopo l’utilizzo, lime e raspe devono sempre essere ripulite
dai frammenti di metallo e ferro con una spazzola a fili di ottone,
altrimenti arrugginiscono con facilità.
12)
Pialla metallica di piccole dimensioni a lama sottile: ottima
per piallare superfici ridotte, smussare bordi e coste di assi
in poco tempo. La Stayer ne produce molti modelli, in modo particolare
quella che vi sto consigliando, una favolosa sponderuola a guida
metallica ed una pialla anch’essa a guida metallica, con
lama grande la cui inclinazione è regolabile e pomello
per consentire l’impugnatura con entrambe le mani - ma questi
sono attrezzi ai quali potete tranquillamente rinunciare, per
adesso.
13)
Scalpello da legno con lama di acciaio temprato, larga 15-18 millimetri.
Con il suo aiuto si ricavano fori, incastri, scanalature. Se vi
venisse la tentazione di acquistare uno scalpello economico lasciate
perdere - questi utensili per funzionare adeguatamente hanno bisogno
di una lama di altissima qualità e l’acciaio costa
quando è buono.
Attenzione:
mi raccomando, scalpelli e comunque qualsiasi attrezzo tagliente,
va riposto insieme agli altri utensili solo se provvisto di un
cappuccio di plastica che ne protegga il taglio.
14) Morsetti, almeno due e
lunghi minimo 20 centimetri.
15)
Cacciavite. Non è uno scalpello, una leva o chissà
cos’altro - serve esclusivamente per avvitare o svitare
viti sulla cui testa è praticato un intaglio diritto o
a croce! Un tempo ne occorrevano di vari tipi e grandezze, oggi
ci sono i pratici cacciaviti ad inserti con bussole intercambiabili
in acciaio al cromo e al vanadio. Un unico oggetto al quale possiamo
sostituire la punta in base alle più svariate necessità.
Consiglio l’acquisto di un set minimo di 6 punte (piccole,
medie e grandi, tre a taglio diritto e tre a croce) più
prolunga - saranno sufficienti, per il momento.
16)
Cacciavite cercafase, indispensabile per verificare la presenza
di corrente elettrica nei circuiti di casa prima di metterci le
mani.
17)
Forbici da elettricista.
18)
Trincetto con lama di acciaio larga, estraibile. Acquistatene
uno robusto, con bloccaggio di sicurezza della lama.
19)
Spatole. Servono per raschiare, rimuovere sostanze svernicianti,
applicare e lisciare riempitivi (stucco, gesso, colla, ecc.).
Ne bastano due: una di 4-5 centimetri ed una di almeno 10 che
ci servirà per effettuare rasature e soprattutto utilizzeremo
per lavorare (impastare, miscelare, ecc.) lo stucco prima di stenderlo.
Attenzione:
per evitare la formazione di ruggine e poterle usare sempre senza
problemi, dopo ogni stuccatura pulitele accuratamente e magari
ungetele con un po’ di olio di vasellina.
20)
Calibro per misurare spessori, larghezze interne e profondità.
21)
Metro flessibile con sistema di bloccaggio del nastro, almeno
3 metri.
22)
Livella a bolla d’aria lunga almeno cm. 50 per montare mensole
e piani in posizione perfettamente orizzontale.
23) Scatola a scompartimenti
con assortimento di viti a testa piatta e a croce di medio diametro.
Scatola a scompartimenti con assortimento di chiodi a testa piatta
e a testa ricalcata, di ferro e acciaio. Non comprate le scatole
già complete di assortimento, costano poco ma la qualità
del ferro utilizzato per le viti e i chiodi è alquanto
scadente. Ve ne pentireste.
24)
Un tubo di colla vinilica molto forte e a rapido essiccamento
per legno ed altri materiali.
25)
Un rotolo di nastro isolante, per isolare cavi elettrici.
26)
Spray lubrificante e sbloccante per viti, ingranaggi, ecc.
27)
Un rotolo di teflon (per rinforzare guarnizioni idrauliche e sigillare
le filettature dei tubi.
Ci
siamo, la vostra scatola degli attrezzi è completa.
Ora
manca un trapano a percussione possibilmente provvisto di variatore
di velocità, una scatola a scompartimenti con un buon assortimento
di tasselli e viti (non dimenticate i ganci a uncino, i rampini
diritti - comunemente detti viti a “L” - e gli occhielli,
averne fa sempre comodo!), ed un assortimento di punte da muro
corrispondenti al diametro dei tasselli - quindi, se proprio volete
avere tutto quello che può servirvi, procuratevi un seghetto
alternativo e una levigatrice orbitale... ed ecco tante inquietanti
Mastre Geppetta pronte ad intraprendere una promettente e pionieristica
avventura nel “fai da te” casalingo, un’attività
nella quale si troveranno spesso da sole visto che amiche e compagne
avranno sempre qualcos’altro da fare di cui si erano misteriosamente
dimenticate sino a quel momento! |