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Aggiornato Venerdì 21-Dic-2012

 

Ora basta! Ce lo dicano dritto sul muso che se fosse per loro avrebbero già costruito dei bei lager dove stiparci come bestie! Che non hanno alcuna riconoscenza, alcun debito nei confronti di chi li ha eletti (quanti gay e lesbiche senza cervello ci sono in questo folle paese!), forse generati, cresciuti, senz’altro formati (metà degli uomini e delle donne che hanno scritto la storia e la cultura del mondo in questo momento si stanno rivoltando nella tomba…). Che lo dicano anche al Papa che a loro Dio gli fa un baffo, tanto hanno Silvietto e il potere di fare della costituzione italiana, della carta dei diritti dell’uomo e di qualsiasi altra cosa quel che vogliono! Che la comunità europea non è ancora come la vorrebbero ma di questo passo… Che lo capiscano i cittadini italiani: oggi tocca ai froci, alle lesbiche e ai travestiti, domani a chi non può dimostrare la sua italianità, la sua cristianità e il suo anti-comunismo, poi toccherà a quelli che ce l’hanno piccolo, a quelle che non la danno mai o la danno troppo, ai divorziati, ai conviventi, ai singol, a quelli che non fanno il saluto romano, a quelli che sono troppo poveri e allora che vivono a fare, a quelli che sono troppo ricchi per temere i ricatti, e così via, sino a “cancellare” chiunque non sia gradito al capo di governo (che nel frattempo continua a farsi le leggi su misura e si aumenta i poteri), ai suoi compagni di merende e a tutto il parentato loro!

Che lo capiscano i cari elettori del centro-destra: nessuno è al sicuro con questa gente in giro, nemmeno chi li ha votati!

Se non fosse che tutto quello che sta accadendo è drammaticamente vero, si potrebbe pensare ad una farsa, alla burla di qualche buontempone nemmeno tanto furbo o spiritoso…

La scuola pubblica è allo sfascio? Il governo finanzia quella privata.
I ragazzi sono ignoranti come capre? La Moratti trasforma gli esami in un premio a quiz, leva gli insegnanti di sostegno e manda a casa i precari sostituendoli con i raccomandati del vaticano, trasforma la scuola pubblica in un’azienda privata controllata dallo stato e prossima al fallimento, il diritto allo studio nel dovere a starsene parcheggiati da qualche parte per una decina d’anni a farsi ammorbare il cervello senza rompere le palle a nessuno.
Il fine settimana la gente sulle strade è stonata, corre e s’ammazza? Si adotta l’escamotage della patente a punti e al contempo si aumenta il limite di velocità, si legifera per la chiusura anticipata delle discoteche con divieto di vendita degli alcolici dopo una certa ora, ma si permette la commercializzazione degli stessi in bottiglia negli autogrill e nessuno si scandalizza se le pubblicità televisive delle bevande a bassa gradazione destinate agli adolescenti li invitano a farne largo uso, si consente la vendita di auto capaci di far concorrenza ai bolidi della formula uno e poi ci si stupisce se chi le guida “gioca” a fare Schumacher e se ne va al creatore portando con sé chi gli capita a tiro…
Pensioni e stipendi minimi non bastano più? Si varano sgravi fiscali per le famiglie con redditi superiori ai 300 milioni (di lire) l’anno.
Gli italiani vogliono il federalismo (sarà poi vero)? Si affamano le regioni e le si mette nella condizione di dover scendere a compromessi con “Roma ladrona”.
L’inquinamento elettromagnetico fa male? Con la furbata del “silenzio assenso” si autorizza l’installazione indiscriminata di nuovi ripetitori, ovunque, anche dove ci sono già, scuole, ospedali e quartieri popolari compresi, anzi, lì di più.
Inquinamento e cementificazione stanno distruggendo il territorio? Si bloccano le demolizioni, si condonano gli abusivismi, si levano i vincoli a paesaggi e parchi e si approvano progetti per la creazione di nuove cattedrali nel deserto (ponti, autostrade, dighe, impianti di smaltimento dei rifiuti che non funzioneranno mai, villaggi turistici dove ancora non ci sono e nessuno ne sente la mancanza, ecc.).
La lobbie elettro-petrolifera ha bisogno di rimpinguarsi il portafoglio? Intanto s’inventa l’emergenza energetica e si stacca la corrente per qualche ora così saranno gli italiani stessi a reclamare la costruzione di nuove centrali, magari atomiche.
Al sud manca l’acqua perché gl’invasi ci sono ma non le condutture? Che argomento, figuriamoci se qualcuno non ne approfitta…
Silvietto e i suoi amici hanno qualche problemuccio giudiziario? Si bloccano i processi, si fanno leggi su misura, si bolla tutta la magistratura di essere politicizzata, si grida al complotto comunista planetario – e la gente ci crede.
Silvietto non ha ancora il controllo di tutta l’editoria, dell’informazione? Nessun problema, per cominciare gli si regala la RAI così la smette di lamentarsi per un po’, poi, poco alla volta, lobotomizziamo tutti i giornalisti e gli intellettuali che proprio non riescono a tenere la bocca chiusa...
Silvietto e i suoi amici non hanno ancora il controllo politico ed economico di tutto il paese? I soliti disfattisti, ma niente paura, ancora qualche anno di alleanze strategiche con la mafia, distruzione dello stato sociale, azzeramento dei diritti civili, ridimensionamento drastico delle libertà individuali e vedrete che meraviglia!
Prima o poi non si potranno più erogare le pensioni? Aboliamole subito e facciamo lavorare gli italiani finché campano, tanto l’inattività rincoglionisce.
I conti pubblici sono un disastro? Vai di moratorie e misure una tantum, tantum non gliene frega nulla a nessuno e sai il prossimo anno che divertimento…
L’economia non decolla? È tutta colpa della crisi internazionale, degli immigrati e dei clandestini che portano via il lavoro agli italiani ed esportano i capitali all’estero.
Il costo del lavoro è troppo alto, non c’è flessibilità e le imprese sono alla paralisi per questo? Riduciamo gli stipendi, portiamo le ore di lavoro a dieci, dodici è meglio, legalizziamo il caporalato incentivando il lavoro interinale, facciamo del precariato la bandiera di questo liberismo scriteriato.
L’occupazione tentenna? Aboliamo l’articolo 18, buttiamo fuori dalle aziende i sindacalisti e le maestranze politicizzate, le donne, così tornano a sfornare marmocchi sferruzzando e rammendando calzini, rimandiamo a casa gli extracomunitari maschi (tanto sono tutti ladri e spacciatori) e teniamoci le badanti, spremiamole come limoni, blocchiamo l’assunzione degli invalidi e degli handicappati, licenziamo in tronco chi ha il coraggio di denunciare ricatti, molestie sessuali e mobbing sul lavoro, chi non è cattolico, tutti gli omosessuali e le lesbiche che riusciamo a scovare (i trans non serve perché tanto quelli il lavoro non ce l’hanno neanche adesso) – vedrete quanti posti si liberano!

Un’elencazione completa di quello che il centro-destra ha già fatto o ha in programma, è quasi impossibile – purtroppo per noi.

Non ha ritegno, pudore: dice tutto e il contrario di tutto, esterna e poi smentisce, nega l’evidenza, sempre, comunque. I nostri amministratori sono così convinti (come dargli torto?) che gli italiani abbiano la memoria corta, capiscano poco e solo quello che gli conviene, che possono permettersi il lusso di fare a gara a chi le spara e le fa più grosse.

I sondaggi insinuano che il governo sta perdendo consensi. Falso, naturalmente. Con tutti i casini che fa non è mai stato tanto popolare in Italia e all’estero come adesso, ma, possiamo ancora dirlo?, ne facevamo volentieri a meno.

I bene informati dicono anche che siamo prossimi allo scontro sociale. Non è vero, certo, ed anche se lo fosse la colpa non è del governo, della sua devastante politica che ci sta portando alla rovina, ma di quei sobillatori che si lamentano sempre e siccome non hanno niente di meglio da fare girano in tondo, è colpa dei drogati che affollano i centri sociali, dei terroristi del social forum, degli studenti che occupano le scuole, dei loro genitori che invece di massacrarli di botte e insegnargli a stare al loro posto scendono in piazza insieme agli operai e a chiunque abbia un po’ di sale in zucca perché si sono accorti che qualcosa non va in questo paese, è colpa dei finocchi, delle lesbiche e dei travestiti che se non gli fosse venuto in mente di uscire dal ghetto rivendicando pari diritti e opportunità nessuno si sarebbe accorto di loro, è colpa di chi non bacia gli anelli vescovili, degli anziani che con la pensione minima non ce la fanno a tirare avanti, di chi non può permettersi l’assistenza sanitaria privata, di chi non ha nemmeno i soldi per mangiare, dei teppisti no global che si fanno ammazzare, delle toghe rosse che invece di accanirsi contro i ladri di polli fanno le pulci anche ai potenti, della crisi internazionale scatenata, diciamolo una volta per tutte, dalle mire espansionistiche e neo-colonizzatrici anglo-americane, della Francia che non si è genuflessa, della Germania che ce l’ha con l’Italia perché è stata plagiata dal nostro potentissimo centro-sinistra, è colpa dei giornalisti che fanno il loro mestiere, della Rai che talvolta non può evitare di mostrare le birbonate del nostro onnisciente, onnipotente e onnipresente capo del governo. Il resto degli italiani è talmente scimunito che se gli dici: “Guarda, un miccio che vola!”, vai, col naso per aria.

Silvietto è un paranoico? Tremonti un pazzo? Bossi un nazista? Castelli un fantoccio? Maroni uno sciagurato? Buttiglione un cretino? Fini una mammola? Provate a pensare cosa accadrebbe se al loro posto ci fossero persone normali, magari brutte a vedersi (Fassino è inguardabile, lo so) ma che non aprono sempre la bocca a sproposito, non fanno promesse che poi non potranno mantenere e soprattutto non ci mettono gli uni contro gli altri, ed anche se forse sarà troppo tardi, la prossima volta che andate a votare, ricordatevene. Intanto, però, non fate spallucce, smettetela di far finta di nulla, di comportarvi come se quello che accade non vi riguardasse, ditelo a voi stessi e a chi vi sta accanto che così non va, proprio non va, siate comunque pronti a rinunciare ad un giorno di mare per scendere in piazza, prendete posizione finché potete perché ogni diritto negato, ogni limitazione alla libertà degli altri è, o prima o poi potrebbe essere, un diritto ed una libertà negata a voi, direttamente.

È tanto difficile da capire?

C. Ricci

 

 

 

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