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Aggiornato Mercoledì 29-Mar-2006

LA VEDOVA NERA
Titolo originale:
Black Widow
Genere:
Thriller
Sezione nel sito:
A proposito di... Tracks On The Sand
Provenienza, anno, durata, ecc.:
USA, 1987, 92-103’, colore
Regia:

Interpreti principali:
Theresa Russell, Debra Winger, Samy Frey, Tennis Hopper, Nicol Williamson, Diane Ladd, Terry O’Quinn e Mary Woronov

 

 

Alexandra Barnes (Winger), agente federale che svolge indagini soprattutto attraverso il computer e perciò non è soddisfatta del suo monotono lavoro, mette insieme una serie di dati apparentemente senza alcun collegamento fra loro, riguardanti alcuni casi di supposto uxoricidio: tre uomini molto ricchi che godevano di ottima salute, erano tutti morti improvvisamente per una strana malattia lasciando come uniche beneficiarie dei loro beni le giovani mogli le quali, subito dopo il decesso, erano sparita nel nulla. Alexandra, scopre che in realtà le morti non erano accidentali ma causate da un veleno, quindi, ottenuta l’insperata autorizzazione ad indagare, si mette sulle tracce dell’ultima ereditiera ed arriva alle Hawaii dove incontra Catharine (Russell), una donna bella, seduttiva e ricca che ha molte cose in comune con le tre misteriose vedove. Alexandra, fingendosi amica, passa molto tempo con lei e sebbene il suo unico scopo sia investigativo, ne rimane progressivamente affascinata, ma Catharine forse non è lì per caso e certamente ha già individuato la sua prossima vittima: Paul Nuytten (Frey), un ricco play-boy locale. Commette l’errore di presentarlo ad Alexandra che se ne invaghisce entrando in competizione con lei, e mentre è in atto la consueta strategia di seduzione e morte, cade vittima di una trappola tesa ad arte che finalmente la smaschera.

 

 

Tutto sommato un buon noir dove Rafelson fa delle protagoniste due figure speculari e contrapposte che si attraggono irresistibilmente identificandosi una nell’altra e arrivando a scambiarsi i ruoli (la cacciatrice diventa preda e la preda cacciatrice). Stile asciutto, ottima fotografia (Conrad Hall), cast all’altezza sebbene Debra Winger fatichi un po’ a tener testa alla convincente Russell, ma l’attrazione omoerotica fra Alexandra e Catharine (perché di questo si tratta) poteva essere maggiormente definita senza svilirla con l’ennesimo, contenitivo e riparatorio innamoramento eterosessuale, e l’intreccio, soprattutto nella parte finale, appare un po’ farraginoso, troppo e forse inutilmente macchinoso, tanto da afflosciare la tensione narrativa sin lì ben sostenuta.

 

 

Ad un tavolo da poker appare il commediografo David Mamet.

 

Le immagini di fiLmES sono tratte prevalentemente da materiali fotografici e grafici preesistenti, cartacei o web, modificati e riadattati dall'autrice. La riproduzione parziale e non a scopo commerciale del materiale pubblicato (immagini e testi) è consentita citando la fonte (indirizzo web) e l’autore (Cinzia Ricci o altri), diversamente tutti i diritti sono riservati.

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