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Aggiornato Venerdì 26-Gen-2007

 

“La Repubblica”, 19 Ottobre 2000

 

E' stato un santino di San Giuda Taddeo Apostolo, ritrovato nel portafogli rubato che aveva in tasca, a smascherare un diciassettenne albanese, P.N., clandestino senza fissa dimora, già colpito da un'intimazione a lasciare l'Italia, ora sottoposto a fermo con l'accusa di rapina e associato presso il Centro di prima accoglienza per minori di Firenze. Un santino non proprio comune, che il ladro aveva imprudentemente lasciato dentro al portafogli rapinato nei giorni precedenti. I militari cercavano P.N. da più di una settimana sulla base della descrizione fatta dalla sua vittima, un impiegato fiorentino di 29 anni, che la notte del 24 settembre lo aveva fatto salire sulla sua auto dopo aver contrattato con lui un rapporto sessuale lungo il viale che attraversa il parco delle Cascine. Il giovane fiorentino aveva accompagnato a casa sua, nel centro di Firenze, il ragazzo albanese, che invece di sottoporsi alla prestazione sessuale pattuita aveva tirato fuori un coltello e minacciato il suo cliente, rubandogli due telefoni cellulari, il portafoglio con 110.000 lire e le chiavi della Golf con la quale era fuggito. Immediatamente il rapinato si rivolse ai carabinieri per denunciare l'aggressione subita. La segnalazione parlava di un biondino, di un'età che poteva aggirarsi tra i 18 ed i 20 anni, di altezza media e corporatura regolare. Ieri notte, durante un servizio al parco delle Cascine, i carabinieri del nucleo operativo hanno visto un giovane che corrispondeva alla descrizione fatta dall'impiegato aggredito. Nel corso della perquisizione i militari gli hanno trovato addosso un portafogli di marca «El Campero» con all'interno l'immagine sacra. Insospettiti dal ritrovamento del santino i carabinieri hanno subito contattato l'impiegato facendosi fare una descrizione precisa del portafogli e del contenuto che gli erano stati portati via giorni prima. Tra le altre cose, la vittima ha parlato anche dell'immagine di San Giuda Taddeo. E così i carabinieri hanno arrestato P.N., che ha un precedente per furto compiuto nel dicembre del 1999. Il minorenne albanese è stato inoltre riconosciuto dall'impiegato in base alle fotografie che gli sono state mostrate dagli investigatori. L'auto rubata non è stata però ritrovata.

 

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