Titolo
originale: |
Christopher
Strong |
Genere: |
Drammatico |
Sezione
nel sito: |
A
proposito di... Cinématographe |
Provenienza,
anno, durata, ecc.: |
Usa,
1933, 77’, b/n |
Regia: |
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Interpreti principali: Katharine
Hepburn, Colin Clive, Billie Burke, Helen Chandler
e Jack LaRue
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Da
“Dolci sorelle di rabbia – Cento anni di cinemadonna”
di Pino Bertelli
La
“Falena d’argento” della Arzner, tratto dal romanzo
di Gilbert Frankan, è un’opera di grande temperanza poetica
e di notevole visione eversiva. Qui la Arzner va a incrinare la sacralità
dei corpi adorati sullo schermo e rivela la personalità androgina/ereticale
di Katharine Hepburn.
È la storia dell’aviatrice Amy Lowell, che fece il giro del
mondo in aereo. Amy/Dorothy/Katharine sono le falene d’argento che
sfidano la superbia dichiarata di un mondo dominato dagli uomini... Amy
ha una relazione con un uomo sposato, diviene campione di volo, quando
scopre di attendere un bambino si getta nel vuoto dal suo aereo e toglie
a tutti la possibilità di crescere il piccolo principe delle nuvole
di carta velina.
La
visione filmica della Arzner gronda di sensualità… ogni volta
che inquadra la Hepburn si coglie una specie di tenera abrasione tra regista
e attrice e l’iconologia che fuoriesce dal film denota una certa
atmosfera omosessuale… l’angolazione delle luci sul volto
della Hepburn, la gestualità dell’attrice, il taglio degli
abiti (maschili) e soprattutto quello stare addosso della macchina da
presa della Arzner, configura la vincenda su profondità comunicative
di forte respiro trasversale... forse è il solo grande film della
Arzner e consegna alla storia del cinema i primi piani indimenticabili
(androgini), di una Hepburn che sullo schermo non sarà mai più
bella ed ambigua così.
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