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Aggiornato
Martedì 04-Set-2007
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Tutti i personaggi di questa vicenda sono stati, prima di ogni altra cosa al mondo, persone – esseri umani con propri pregi e difetti, con le proprie validissime ragioni, una loro storia, invariabilmente dura, impietosa, alla quale hanno reagito a modo loro, come sapevano e potevano. Alcuni più debolmente, pigramente, altri con più coraggio, caparbietà. Mi rendo conto che così come li ho descritti non fanno una bella figura, tutt’altro… Qualche notte fa ho insolitamente sognato mia nonna (non sogno mai persone della mia famiglia, solo i luoghi dell’infanzia - e non è un bel ricordare) - in un certo senso è lei che mi ha richiamata all’ordine… La mattina seguente mi è venuto in mente che, al di là degli avvenimenti che mi hanno direttamente coinvolta e che certamente non fanno onore a nessuno, è stata una donna straordinaria, un portento, una vera forza della natura, e questo vale anche per gli altri – mio padre compreso. Anche se non so molto e mia madre (l’ultima alla quale posso ancora ricorrere) con il passare del tempo tende a mescolare sempre di più realtà e immaginazione (talvolta per sopravvivere è necessario farlo e lei ne ha passate talmente tante che se non ci avesse messo inconsapevolmente del suo, ne sarebbe stata sopraffatta), vorrei parlare di loro come persone, appunto, a prescindere dal ruolo che hanno ricoperto – se possibile vorrei restituirgli una verità e una dimensione che tenga conto della loro personalità, del loro vissuto precedente o parallelo alla vita che abbiamo condiviso. Chissà se ci riuscirò…
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