

2/3
Marzo 1990
• Passeggi lesta sulla mia pelle
che inebetita prima suda, poi svilisce.
• Ci siamo cercate, corteggiate,
persino trovate - ma io ti ho vissuta come potevo, non come volevo.
• Tu e tutte le tue stronzate
sull’identità in pericolo - come se a quarant’anni
ti potessi trasformare improvvisamente in chissà quale fenomeno
da baraccone solo perché ti senti attratta da un’altra donna!
• Nascondo il desiderio a volte
insopportabile di urlarti nel vento - un male che è febbre e delirio,
una tortura dalla quale fuggo inventandomi il tuo sorriso.
• Com’è doloroso
abbandonarti alla tua vita - com’è doloroso tornare alla
mia…
• Ah, il piacere perverso di
sentirsi vecchi e stanchi!
• Mi sta largo il suo pigiama,
strette le sue manie. Detesto gli scompartimenti stagni. Una casa insieme…
Si preoccupa perché i suoi e i miei libri insieme occuperebbero
troppo spazio - ma dove vuole chiudere le nostre anime, in un cassetto?
• Il disprezzo, la dimenticanza,
l’idolatria - dissolvenze incrociate tra sottovalutazioni ed esagerazioni
del tutto arbitrarie.
• Perché è a te
che penso mentre chiudo un’altra valigia, è a te che guardo
mentre già si fa mattino.
10/11
Marzo 1990
•
Non mi fanno più paura i tuoi occhi, non temo più
la tua bocca - ti ho avuta ed ora non smetto di respirarti.
• Bello il tempo, bella la terra
spazzata dal vento - dolce epilogo naufragare l’una nell’altra
in echi e riflessi senza tempo.
• Ed ora mi guardi con stupore
e ripugnanza - non ingannarti, sei tu quella che vedi riflessa nello specchio,
non io.
• Concorso di colpa fra rinunzie
e differenti abbandoni.
• Consuetudine di abbracci -
di fiore in fiore, bocca prodiga senza protezione di zanne.
• Chiedi un rifugio, amore,
e avrai il paradiso come inferno.
13
Marzo 1990
•
Al di là delle parole, nel tono e nella forma, l’incisività
tagliente e inequivocabile della dimestichezza al piacere e al dolore
- un invito a nozze davvero irrinunciabile, allettante e inquietante pretesa
di carni pronte ad esplodere in sudori e umori ubriacanti… Ecco
la voluttà, la ricerca del puro godimento - il darsi reciproco
senza equivoci nel gioco altrimenti grottesco delle passioni.
• Le pratiche sado-maso, la
prevaricazione, la prepotenza e la volgarità sono devianze che
non condivido, che aborro senza compromessi lasciandole volentieri agli
ignoranti e ai trogloditi.
25/26
Marzo 1990
•
Ho trovato un ciottolo di pietra sporco di fango nella mia
tasca - ha i tuoi occhi, le tue mani di cera.
• Non hai vissuto abbastanza
verità per credere al sangue.
• Domani dirai che mi hai rispettata
ed io non avrò nemmeno la forza di sputarti in faccia.
• Devo levarti la mia vita dalle
mani.
• Godresti, alfine, del mio
inerpicarmi tra rovi di pensiero, del mio illimitato essere sfera.
• Ogni sconfitta è una
lama ficcata dritta nel costato - dopo un po’ non ti muovi più.
• E scrivo, scrivo, scrivo…
così nascono i libri, ma la vita non è letteratura.
28
Marzo 1990
•
Comincerà ad amarmi il giorno che mi sorprenderà
il cuore con la valigia in mano.
• Carissima, se Lei fosse esistita
avrei volentieri soggiaciuto trovando piacevole persino il piscio del
Suo gatto. Sia sincera, graziosa Signora, pensa davvero che potrebbe trovare
qualcosa di speciale negli escrementi del Suo gatto se prima qualcuno
non si prendesse la briga di cantarne le lodi?
• Ancora una volta ho perso
l’occasione di vincere sulla carta una battaglia conquistandomi
sul campo un’altra sconfitta.
• Oggi è trascorso un
secolo e sta tutto in un taschino!
31
Marzo 1990
• In me ci sono profondità
che urlano, che si agitano e rifiutano l’abisso senza fondo delle
menzogne, degli opportunismi, della mediocrità…
3
Maggio 1990
•
Ho bisogno di vomitarmi l’anima sui piedi.
• È vero che commetto
errori, che sono fragile e lucente come il cristallo, misera nelle mie
grandezze e grande nelle mie miserie.
• L’uomo gira intorno
a tutto e a tutto si aggrappa disperatamente - un comportamento dettato
da necessità interdipendenti fra loro, da ataviche pulsioni che
necessitano di adeguate cure psichiatriche.
15
Maggio 1990
• La mia porta è sempre
aperta, chiunque può entrare o uscire a suo piacimento - non occorre
scomodare i sorrisi per così poco.
29/30
Giugno 1990
• Da questo lato della vita
si gode un’ottima vista. La notte è un po’ freddino,
a volte ci si sente molto soli ma, grazie a Dio, il paesaggio è
straordinario. Un saluto dalla Luna.
9
Luglio 1990
•
Chissà perché è sempre troppo tardi, o
sempre troppo presto, quando si decide di mettere la testa a posto.
• Sono - per partito preso.
• Di tutto dubito, ma prima
di ogni altra cosa al mondo dubito di me.
• Ci sono cose che tornano,
che si ripropongono come un castigo al quale non ci si può sottrarre.
• Si perde solo quello che non
ci appartiene intimamente, o che intimamente non desideriamo trattenere.
19
Luglio 1990
Trastullo
distratto da conversazione
Vedere la vita sminuzzata come paglia.
Fra le dita ancora snocciolo
Mietitura di lacrime.
20
Luglio 1990
•
Sono fatta per la musica - è il gesto, il movimento
che ci accomuna. Sono fatta per l’amore.
• Non è la prima, non
è stata la migliore, non sarà l’ultima.
• Muoverò le montagne
per dimostrare a Dio che gli somiglio. Chi muove le montagne inciampa
in un sassolino.
• I tuoi gesti non mi onorano,
m’intristiscono soltanto. Abbiamo il dovere di vergognarci di noi
stesse.
• È più facile
amare chi ci ripugna che avere ripugnanza di coloro che amiamo.
• Tu culli gl’inganni,
io questa vita che non so quietare.
• Mi ha chiuso la porta in faccia
- poteva almeno sorridermi…
• L’amore non sempre basta.
21
Luglio 1990
•
Mi terrorizza l’abisso che separa dalla carne, il vicolo
che a lei unisce - lo guardo nello specchio e non ho nemmeno la forza
di abbassare le palpebre.
• Voglio spandermi - macchia
d’olio e arcobaleno - su flutti d’oceano senza nome.
24 Luglio 1990
• Com’è il cielo
stasera? È pieno di nuvole e riflessi di terra!
27
Luglio 1990
• I pensieri sono bolle d’aria
- le parole il sapone per contenerli.
• Il tempo: calibro per rotondità
incontrovertibili, unità di misura per rilievi agghiaccianti.
26
Agosto 1990
•
Il corpo - debole fuscello abbandonato al furore di un incendio
- racconta gli inchini, le trascorse offese. Abilità ginnica. Rifugio
e galera della passione.
• Cosa vedono i miei occhi?
Vedono il trapezista penzolare - zavorra di sé - dal trampolino.
19 Settembre 1990
• Ogni corpo diventa leggero
e avvolgente se svuotato dai suoi tormenti - sono stata il tuo cuscino,
il tuo lenzuolo di seta, il tuo fazzoletto da naso e da taschino.
21
Settembre 1990
•
Le lacrime scorrono in un letto di ciottoli.
6
Ottobre 1990
•
Vertigine - voragine senza barriere.
• Buio e luce - insulto e menzogna:
la vita è sangue.
• Un altro viaggio da raccontare:
malattie e pianti - una vita non si colora, è già colorata.
Colore su colore - non c’è differenza.
Urla
d’inferno
Cristallo la terra;
Quaggiù
tutto inghiotte
E vomita e attende -
Come
sempre fuggo
Scivolosa voragine di morti.
24/25
Ottobre 1990
•
Prendo tempo - lo perdo, inevitabilmente.
2
Novembre 1990
• È che il dolore è
forte e lega alla terra… Sbiadito il sangue, inaridite le piaghe,
più nulla resta e si diparte.
4
Novembre 1990
•
Ingobbiti orologiai, usurai del tempo - noi saremo depositari
di un mestiere inservibile: ragionare gl’ingranaggi.
7/8
Dicembre 1990
•
La vita si muove, scivola avanti - un’eternità
prima delle nostre volontà e presunzioni.
11
Dicembre 1990
• Come fossi altro prometto
al boia che me ne starò buona mentre mi taglierà la testa…

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