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Aggiornato Lunedì 18-Ott-2010

 

 

2/3 Marzo 1990

Passeggi lesta sulla mia pelle che inebetita prima suda, poi svilisce.
Ci siamo cercate, corteggiate, persino trovate - ma io ti ho vissuta come potevo, non come volevo.
Tu e tutte le tue stronzate sull’identità in pericolo - come se a quarant’anni ti potessi trasformare improvvisamente in chissà quale fenomeno da baraccone solo perché ti senti attratta da un’altra donna!
Nascondo il desiderio a volte insopportabile di urlarti nel vento - un male che è febbre e delirio, una tortura dalla quale fuggo inventandomi il tuo sorriso.
Com’è doloroso abbandonarti alla tua vita - com’è doloroso tornare alla mia…
Ah, il piacere perverso di sentirsi vecchi e stanchi!
Mi sta largo il suo pigiama, strette le sue manie. Detesto gli scompartimenti stagni. Una casa insieme… Si preoccupa perché i suoi e i miei libri insieme occuperebbero troppo spazio - ma dove vuole chiudere le nostre anime, in un cassetto?
Il disprezzo, la dimenticanza, l’idolatria - dissolvenze incrociate tra sottovalutazioni ed esagerazioni del tutto arbitrarie.
Perché è a te che penso mentre chiudo un’altra valigia, è a te che guardo mentre già si fa mattino.

10/11 Marzo 1990

Non mi fanno più paura i tuoi occhi, non temo più la tua bocca - ti ho avuta ed ora non smetto di respirarti.
Bello il tempo, bella la terra spazzata dal vento - dolce epilogo naufragare l’una nell’altra in echi e riflessi senza tempo.
Ed ora mi guardi con stupore e ripugnanza - non ingannarti, sei tu quella che vedi riflessa nello specchio, non io.
Concorso di colpa fra rinunzie e differenti abbandoni.
Consuetudine di abbracci - di fiore in fiore, bocca prodiga senza protezione di zanne.
Chiedi un rifugio, amore, e avrai il paradiso come inferno.

13 Marzo 1990

Al di là delle parole, nel tono e nella forma, l’incisività tagliente e inequivocabile della dimestichezza al piacere e al dolore - un invito a nozze davvero irrinunciabile, allettante e inquietante pretesa di carni pronte ad esplodere in sudori e umori ubriacanti… Ecco la voluttà, la ricerca del puro godimento - il darsi reciproco senza equivoci nel gioco altrimenti grottesco delle passioni.
Le pratiche sado-maso, la prevaricazione, la prepotenza e la volgarità sono devianze che non condivido, che aborro senza compromessi lasciandole volentieri agli ignoranti e ai trogloditi.

25/26 Marzo 1990

Ho trovato un ciottolo di pietra sporco di fango nella mia tasca - ha i tuoi occhi, le tue mani di cera.
Non hai vissuto abbastanza verità per credere al sangue.
Domani dirai che mi hai rispettata ed io non avrò nemmeno la forza di sputarti in faccia.
Devo levarti la mia vita dalle mani.
Godresti, alfine, del mio inerpicarmi tra rovi di pensiero, del mio illimitato essere sfera.
Ogni sconfitta è una lama ficcata dritta nel costato - dopo un po’ non ti muovi più.
E scrivo, scrivo, scrivo… così nascono i libri, ma la vita non è letteratura.

28 Marzo 1990

Comincerà ad amarmi il giorno che mi sorprenderà il cuore con la valigia in mano.
Carissima, se Lei fosse esistita avrei volentieri soggiaciuto trovando piacevole persino il piscio del Suo gatto. Sia sincera, graziosa Signora, pensa davvero che potrebbe trovare qualcosa di speciale negli escrementi del Suo gatto se prima qualcuno non si prendesse la briga di cantarne le lodi?
Ancora una volta ho perso l’occasione di vincere sulla carta una battaglia conquistandomi sul campo un’altra sconfitta.
Oggi è trascorso un secolo e sta tutto in un taschino!

31 Marzo 1990

In me ci sono profondità che urlano, che si agitano e rifiutano l’abisso senza fondo delle menzogne, degli opportunismi, della mediocrità…

3 Maggio 1990

Ho bisogno di vomitarmi l’anima sui piedi.
È vero che commetto errori, che sono fragile e lucente come il cristallo, misera nelle mie grandezze e grande nelle mie miserie.
L’uomo gira intorno a tutto e a tutto si aggrappa disperatamente - un comportamento dettato da necessità interdipendenti fra loro, da ataviche pulsioni che necessitano di adeguate cure psichiatriche.

15 Maggio 1990

La mia porta è sempre aperta, chiunque può entrare o uscire a suo piacimento - non occorre scomodare i sorrisi per così poco.

29/30 Giugno 1990

Da questo lato della vita si gode un’ottima vista. La notte è un po’ freddino, a volte ci si sente molto soli ma, grazie a Dio, il paesaggio è straordinario. Un saluto dalla Luna.

9 Luglio 1990

Chissà perché è sempre troppo tardi, o sempre troppo presto, quando si decide di mettere la testa a posto.
Sono - per partito preso.
Di tutto dubito, ma prima di ogni altra cosa al mondo dubito di me.
Ci sono cose che tornano, che si ripropongono come un castigo al quale non ci si può sottrarre.
Si perde solo quello che non ci appartiene intimamente, o che intimamente non desideriamo trattenere.

19 Luglio 1990

Trastullo distratto da conversazione
Vedere la vita sminuzzata come paglia.
Fra le dita ancora snocciolo
Mietitura di lacrime.

20 Luglio 1990

Sono fatta per la musica - è il gesto, il movimento che ci accomuna. Sono fatta per l’amore.
Non è la prima, non è stata la migliore, non sarà l’ultima.
Muoverò le montagne per dimostrare a Dio che gli somiglio. Chi muove le montagne inciampa in un sassolino.
I tuoi gesti non mi onorano, m’intristiscono soltanto. Abbiamo il dovere di vergognarci di noi stesse.
È più facile amare chi ci ripugna che avere ripugnanza di coloro che amiamo.
Tu culli gl’inganni, io questa vita che non so quietare.
Mi ha chiuso la porta in faccia - poteva almeno sorridermi…
L’amore non sempre basta.

21 Luglio 1990

Mi terrorizza l’abisso che separa dalla carne, il vicolo che a lei unisce - lo guardo nello specchio e non ho nemmeno la forza di abbassare le palpebre.
Voglio spandermi - macchia d’olio e arcobaleno - su flutti d’oceano senza nome.

24 Luglio 1990

Com’è il cielo stasera? È pieno di nuvole e riflessi di terra!

27 Luglio 1990

I pensieri sono bolle d’aria - le parole il sapone per contenerli.
Il tempo: calibro per rotondità incontrovertibili, unità di misura per rilievi agghiaccianti.

26 Agosto 1990

Il corpo - debole fuscello abbandonato al furore di un incendio - racconta gli inchini, le trascorse offese. Abilità ginnica. Rifugio e galera della passione.
Cosa vedono i miei occhi? Vedono il trapezista penzolare - zavorra di sé - dal trampolino.

19 Settembre 1990

Ogni corpo diventa leggero e avvolgente se svuotato dai suoi tormenti - sono stata il tuo cuscino, il tuo lenzuolo di seta, il tuo fazzoletto da naso e da taschino.

21 Settembre 1990

Le lacrime scorrono in un letto di ciottoli.

6 Ottobre 1990

Vertigine - voragine senza barriere.
Buio e luce - insulto e menzogna: la vita è sangue.
Un altro viaggio da raccontare: malattie e pianti - una vita non si colora, è già colorata. Colore su colore - non c’è differenza.

Urla d’inferno
Cristallo la terra;

Quaggiù tutto inghiotte
E vomita e attende -

Come sempre fuggo
Scivolosa voragine di morti.

24/25 Ottobre 1990

Prendo tempo - lo perdo, inevitabilmente.

2 Novembre 1990

È che il dolore è forte e lega alla terra… Sbiadito il sangue, inaridite le piaghe, più nulla resta e si diparte.

4 Novembre 1990

Ingobbiti orologiai, usurai del tempo - noi saremo depositari di un mestiere inservibile: ragionare gl’ingranaggi.

7/8 Dicembre 1990

La vita si muove, scivola avanti - un’eternità prima delle nostre volontà e presunzioni.

11 Dicembre 1990

Come fossi altro prometto al boia che me ne starò buona mentre mi taglierà la testa…

 

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