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Aggiornato Mercoledì 10-Ott-2007

 

Lucca.

È successo, ancora – come previsto. Non occorreva essere dei geni per saperlo.

Cinque. Lo hanno massacrato quasi sino ad ammazzarlo, perché, signori, quando si colpisce alla testa non si sa come va a finire. Comunista – ecco la sua imperdonabile colpa. E giù mazzate per 25 minuti mentre la gente, intorno, assisteva senza muovere un dito. Questa è la cronaca riportata dai giornali che almeno in questo caso due parole le hanno scritte. Gli verrà l’ernia, poverini, o un travaso di bile perché non possono essere politicamente corretti stendendo l’ennesimo, vergognoso velo pietoso sulla realtà – sempre più fuori controllo, in tutta evidenza.

Ecco un breve elenco dei fatti maggiormente significativi accaduti dal 2002 ad ora. Lo propongo perché è necessario, perché diversamente non si può avere una percezione oggettiva dell’incubo nel quale stiamo vivendo:

Novembre 2002: il comune autorizza in Piazza San Frediano un’iniziativa di Forza Nuova sul tema dell’immigrazione in seguito alla quale i muri della città sono imbrattati con scritte xenofobe e inneggianti al fascismo.
Contestualmente, in Via Beccheria accanto alla vetrina di un negozio, compaiono la scritta “Gay raus”, preceduta dal cognome del titolare dell’esercizio e una croce celtica. Poco dopo il negozio chiude.
In concomitanza con la nascita dell’associazione “Altro Volto – Lucca Gay e Lesbica” due studentesse che vi partecipano sono circondate da un gruppo di noti simpatizzanti di Forza Nuova, in pieno centro, di giorno. Vengono spintonate, minacciate e fatte oggetto di insulti pesantissimi.
Gennaio 2003: l’associazione “Altro Volto – Lucca Gay e Lesbica” partecipa ad un’assemblea organizzata dagli studenti del liceo classico in autogestione. Vicino al portone d’ingresso dell’istituto compare la scritta “Froci razza inferiore”.
4 Aprile 2003: i muri della sede lucchese della Cgil sono riempiti di manifesti inneggianti al fascismo. Negli stessi giorni viene danneggiata la moschea di Lucca e sulla porta del Museo Storico della Resistenza viene dipinta una croce celtica.
11 aprile 2003: Don Vitaliano Della Sala, presente a Lucca per un’iniziativa, mentre è a cena in un ristorante viene offeso e minacciato da un giovane che dichiara di appartenere a Forza Nuova.
21 Aprile 2003: il segretario della Sinistra Giovanile viene aggredito da estremisti di destra (tra i quali il segretario lucchese di Forza Nuova) mentre è impegnato in un volantinaggio.
30 giugno 2003: sulla vetrina della libreria Baroni, dove si era tenuta la presentazione di un libro organizzata dall’associazione “Altro Volto – Lucca Gay e Lesbica”, vengono dipinte con lo spray una croce celtica e la scritta “Gay raus”.
24 luglio 2003: provocazioni di stampo fascista alla festa di Liberazione a Montecarlo. Prima una lettera d’insulti e minacce, poi, sul cartellone posizionato all’ingresso dell’area dove si svolge l’iniziativa, viene disegnata una croce celtica con tanto di firma: Forza Nuova. Infine, sulle locandine stradali con le indicazioni per raggiungere la festa, compaiono croci uncinate disegnate con lo spray.
27 agosto 2003: “ignoti” (a volto coperto, con spranghe) sfondano la vetrina della Libreria Baroni dopo aver disegnato su di essa una croce celtica.
La stessa notte, “ignoti” lanciano sassi contro la porta d’ingresso del locale “After Dark”, “colpevole” di essere un “covo” di omosessuali e lesbiche.
2 settembre 2003: viene ritrovato nei pressi di Sant’Anna un volantino a firma “Skinheads Lucca” dove si incita all’odio contro i Rom.
27 settembre 2003: l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine autorizzano Forza Nuova a tenere a Lucca il proprio raduno nazionale.
Ottobre 2003: un giovane che aveva partecipato al corteo del 6 Settembre organizzato per manifestare contro l’omofobia e l’intolleranza, è aggredito e picchiato da un gruppo di “ignoti” a volto coperto, nel centro di Lucca. Il motivo? Aver sorretto lo striscione dei “froci”.
Dicembre 2003: apre e chiude la prima discoteca gay di Lucca dopo essere stata variamente oggetto di intimidazioni, scritte deliranti e minacce.
Da Gennaio ad Aprile 2004:
- Alcuni giovani organizzatori del “Mercatino dei libri di testo usati” vengono picchiati dai competitori di destra per indurli a sospendere le attività;
- una liceale viene aggredita e picchiata da coetanei perché accusata di essere lesbica: gli spezzano una gamba a calci;
- due ragazzi omosessuali vengono picchiati all’uscita da una discoteca gay.
Il 18 Aprile una ragazza subisce un’aggressione sessuale per ritorsione contro la visibilità e l’attivismo di chi sta scrivendo queste righe.
Ed ora Edoardo (che stringo a me con tutta la rabbia e tutto il dolore che conosce)…

Cos’è accaduto nel frattempo? Nulla, assolutamente niente. Non è stato individuato nessun responsabile. Nessuno ha pagato.

Cosa aspettano a far qualcosa? Ce lo stiamo chiedendo in molti, soprattutto noi che abbiamo qualche conto in sospeso con chi dovrebbe rappresentarci, proteggerci.

Forse aspettano il morto (come ho recentemente dichiarato), meglio se più d’uno, sperando che il flagello sia selettivo e colpisca solo gli avversari politici, gli omosessuali, le lesbiche, i/le transessuali (d’altronde l’ha detto anche Ratzinger e il Papa gli ha fatto eco che siamo tutti contronatura, e allora che viviamo a fare?), gli extracomunitari, con o senza permesso di soggiorno (tanto non fa differenza, puzzano e rubano tutti), gli ebrei (sono tutti usurai) o i mussulmani (sono tutti terroristi), magari pure le femministe che hanno rovinato la famiglia e voluto l’aborto, che non si rassegnano alla subalternità, chiunque, insomma, purché non imparentato, alleato, socio, connivente (anche se appartenente ad una di queste categorie, naturalmente, altrimenti a che serve essere dei privilegiati, avere il potere o al potere prestarsi?).

E qui, mentre alcuni finiscono all’ospedale ed altri farebbero meglio ad armarsi prima di uscire di casa, c’è ancora chi s’interroga se vi sia o meno una matrice ideologica, se sia poi vero che accadono «inconvenienti» così fastidiosi (come direbbe Silvietto - ricordate le sue parole di fronte all’assassinio di Giuliani, a Genova, nel 2001?) o se non sia, piuttosto, una manovra ben orchestrata dei soliti comunisti, dei froci e delle lesbiche che hanno bisogno di farsi pubblicità e per ciò si fracassano da soli per impietosire i virginali cittadini lucchesi (notoriamente campioni nello sport più praticato, lo “scarica barili”) che mai permetterebbero ai loro figli di comportarsi con così tanta maleducazione…

Il problema è che i loro figli restano tali finché campano, che le squadracce non sono composte solo di diciottenni condizionati dalla TV e dai videogiochi (???), ma spesso di anni ne hanno quindici, venti, trenta, quaranta di più, gente che ha una famiglia nella quale si respira veleno, che pur di appartenere ad un branco, di riconoscersi in qualcosa che li distingua, li faccia sentire superiori, migliori degli altri, non esita a scollegare il cuore e il cervello seminando odio, violenza, terrore.

Non hanno cultura o se ce l’hanno è nozionistica, spesso acquisita per sentito dire. Non sono intelligenti, non sono furbi, ma sanno quello che fanno e come farlo – sanno di poter contare su appoggi e protezioni ai più vari e, talvolta, alti livelli, sull’omertà (causata dalla paura di subire ritorsioni, più che per convinta adesione ideale, io spero) di parenti, amici, amanti, conoscenti, colleghi. D’altronde che gusto c’è a fracassare le ossa a qualcuno se poi non te ne puoi vantare? Se non vi fosse del vero in quel che dico, sarebbero già in galera, tutti. Mi par ovvio.

E allora, chi non fa il suo dovere denunciandoli e perseguendoli, chi non fa ciò per cui è stato eletto, per cui ha ricevuto un incarico, per cui percepisce denaro e che lo rende un privilegiato rispetto agli altri cittadini, farebbe meglio a levare il disturbo, a lasciare il posto a persone magari meno accattivanti, forse sprovviste di pedigree, di un certificato di sana e robusta costituzione democristiana se non proprio fascista, ma certamente più attente alle questioni che contano e che riguardano tutti, indiscriminatamente. Persone, appunto, e non bimbetti boriosi, irragionevoli e viziati. Persone magari un po’ meno interessate alla viabilità, al giardinaggio, ad occupare poltrone prima in Europa ed ora, per ripiego, in Regione, a far multe per pagarci le scampagnate sulla nostra pelle, le operazioni di marketing per far sembrare la loro faccia e quella della città, come non è più, o non è mai stata.

Sindaco, Prefetto, Questore e vostri alleati/collaboratori, dentro e fuori le istituzioni, le amministrazioni, le testate giornalistiche, gli enti, le associazioni e le consorterie – o cominciate a fare il lavoro per cui vi paghiamo, o ve ne tornate a casa restituendoci quello che voi per primi, con il vostro lassismo, la vostra complicità, inettitudine e indifferenza, avete sottratto a ognuno, non solo a noi, i capri espiatori del vostro delirio di onnipotenza: libertà, dignità, sicurezza, diritto, uguaglianza, democrazia. Anche se non ne capite il senso, queste non sono parole vuote - o non lo sono ancora.

Invito tutti i cittadini dotati di un minimo di senso civico a sostenere e a partecipare incondizionatamente a qualsiasi iniziativa venga promossa, ovunque, oltre le modalità e le colorazioni politiche. Almeno questa volta non fatevi fregare, non fate il loro gioco, non rendetevi complici.

Guardate la luna, una buona volta - lasciate perdere il dito.

Cinzia Ricci

 

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