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Riordinando i documenti che compongono questa sezione, per caso ho rivisto in sequenza prima la foto di Bella Martinez, transessuale ventiquattrenne morta assassinata a Los Angeles, e poi quella di Fanny Ann Eddy, attivista lesbica madre di un bambino morta l’anno scorso, anch’essa brutalmente assassinata.

Come sempre ho cercato nello sguardo la vita, nei tratti somatici la storia – e sono precipitata in un abisso disperante. Furono persone che amarono, soffrirono, risero. Sognarono e lottarono per un mondo libero nel quale ogni persona abbia il diritto di vivere, libera - e per questo morirono. Assassinate. Perché la smettessero di ricordarci quanto stupidamente conduciamo le nostre esistenze, in quante anguste galere le costringiamo trascinandoci appresso fantasmi, consanguinei e simili, di quali feroci indifferenze e violenze siamo capaci – pur di non vedere, continuare a non capire, crederci superiori anche a costo della vita degli altri, spesso sulla loro pelle, dimentichi che non c’è libertà per nessuno là dove la libertà non è di tutti.

Di queste donne belle e rare, mai più respiri, parole, odori. Solo fotografie e parole - scritte. Grida di dolore - inascoltate, solitarie. E orgoglio, bellezza, dignità.

Giustizia, verità, amore - ogni anima oltraggiata non chiede che questo, e per questo vive, paga, troppo spesso muore a causa dell’odio e del disprezzo, in un silenzio che espone e rende complici.

Idealmente stringo e fortemente amo chi getta il suo corpo nella lotta anche a costo di perderlo – perché la vita di un essere umano nulla vale e a nulla serve se è acritica, asservita sopravvivenza senza consapevolezza, generosità, partecipazione.

(C. Ricci - Luglio 2005)

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Aggiornato Sabato 23-Dic-2006


 

GIUGNO 2006

Madrid. Una funzionaria del consolato italiano a Madrid si rifiuta di rilasciare i certificati di residenza, stato civile e nascita a Roberto Solone Boccardi, che intende sposarsi in Spagna con il suo compagno. Tali documenti sono comunemente rilasciati ai cittadini italiani che ne facciano richiesta, gay o etero che siano. La funzionaria si è giustificata dichiarando che data l'impossibilità del riconoscimento legale delle nozze gay in Italia, non avrebbe emesso alcun documento, quindi ha invitato Boccardi a procurarsi da solo e in altro modo i certificati.

GIUGNO 2006

Italia. Sono circa 200.000 i bambini figli di coppie omosessuali. Figli di "nessuno", nati con fecondazione assistita, donatori spontanei (amici della coppia, magari altra coppia di sesso opposto) o con la gravidanza di sostituzione (in Italia molto rara), che subiscono le maggiori discriminazioni sociali. Per lo Stato non hanno alcuno status: figli di madre biologica ma non della compagna, figli del padre che ha donato il seme, o di chi lo ha riconosciuto ma non del suo partner. Rimangono orfani se perdono il genitore che li ha riconosciuti, non sono titolari dell'eredità legale e se citati nel testamento del partner del genitore di "riferimento" possono essere facilmente lasciati fuori. Diventano "merce di scambio" nei litigi di separazione, sia fra coppie etero nelle quali uno dei due si scopre omosessuale, sia in coppie gay che si separano. A scattare la fotografia di questo mini-esercito è l'associazione famiglie Arcobaleno.

Da un trafiletto di “Gaynews.it”, 23 giugno 2006.

GIUGNO 2006

Fontanaviva (Padova). Lungo le rive del fiume Brenta, in piena notte, in una zona notoriamente frequentata da omosessuali, un 50enne è picchiato selvaggiamente e poi derubano.

GIUGNO 2006

Italia. Prosegue indisturbata, senza che nessuno se ne preoccupi, la crociata moralizzatrice degli omofobi censori italiani. Questa volta, a farne le spese è l'intenso film di Francois Ozon, "Il tempo che resta", presentato a Cannes. Uscito in Francia senza alcun divieto, in Italia sarà vietato ai minori di 18 anni a causa di una scena di sesso fra uomini ripresa nella penombra.

9 GIUGNO 2006

Trento. Presso il circolo trentino “Perlasca” di Alleanza Nazionale, si tiene la conferenza pubblica “Pedofilia, pericolo attuale”, relatori il presidente del circolo ospitante Vittorio Bertolin, il professor Walter Salin e lo psichiatra Eraldo Mancioppi. I tre fanno a gara a chi le spara più grosse contro l’omosessualità, ma quello che ne paga le conseguenze è il “povero” Mancioppi che, insieme all’incolpevole Direttore dell’Unità Operativa 4 in cui presta servizio ed altri, è fatto oggetto di numerose, variamente indignate mails di protesta…

12 GIUGNO 2006

Lambrate (Milano). D. R., 19enne lesbica dichiarata, va a ballare con alcune amiche al QIN Club dove in altre occasioni il KickOff (gruppo eventi per lesbiche) ha organizzato serate. Conosce due ragazze e mentre stanno ballando è avvicinata da un uomo che la importuna. Lei gli dice che non è interessata e lui comincia a spintonarla definendola «Lesbica di merda». Intervengono i buttafuori che li accompagnano fuori dal locale. L’uomo continua ad insultare e la ragazza si difende come può sin quando intervengono nuovamente i buttafuori… contro di lei! Botte, calci al petto, altri insulti, sotto lo sguardo divertito dell’aggressore. D. R. finisce all’ospedale dolorante e piena di lividi. Decisa a denunciare il fatto anche sulla stampa, lancia un appello sul web nel quale chiede il l’interessamento di Arci Gay e assistenza legale. Ignoriamo se abbia avuto soddisfazione.

Da un comunicato diffuso dall’ufficio stampa YAG (associazione gay università IULM).

13 GIUGNO 2006

Roma. Sergio Aru Tosio, 39 anni, attore cagliaritano di Sardara trapiantato nella capitale da diversi anni, muore nel suo appartamento in cui vive da solo, in una elegante palazzina di Viale Vaticano. L’uomo è trovato riverso a terra nella sua camera completamente a soqquadro, in mutande, legato mani e piedi, presumibilmente strangolato con il cavo elettrico di un caricabatteria di cellulare. Nessun segno di effrazione.

14 GIUGNO 2006

STRASBURGO. Il Parlamento europeo, con 301 voti favorevoli, 161 contrari e 102 astensioni, ha adottato una risoluzione comune che condanna fermamente tutte le aggressioni di stampo razzista, considerando che il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo, l'omofobia e l'avversione ai Rom, sono fenomeni dalle motivazioni irrazionali, a volte legati all'emarginazione, all'esclusione sociale e alla disoccupazione, nonché derivanti dal rifiuto di concepire la diversità presente nelle nostre società come una fonte di ricchezza...

17 GIUGNO 2006

Torre del Lago (Lucca). Sulla spiaggia un ragazzo gay è aggredito da 3 teste rasate. Per sfuggirgli raggiunge il “Mamma Mia”, già oggetto di ripetuti attacchi omofobi e fascisti, dove la violenza degli aggressori si rivolge anche contro il locale tra insulti e minacce di morte.

17 GIUGNO 2006

Torino. 16 Giugno 2006. L’anteprima del TG La7 delle ore 20, alla vigilia del Gay Pride di Torino, lancia il sondaggio del giorno: “Le manifestazioni dell’orgoglio omosessuale esagerano in ostentazione e provocazione. Siete d’accordo?”. L'81% dei telespettatori vota "SI". Poi, il giorno dopo, un gruppo di militanti di Forza Nuova al grido “Vergognatevi!” tenta di srotolare uno striscione e sbarrare la strada al corteo, in via Po. La Digos e gli agenti della squadra mobile intervengono prontamente e li allontanano. Poco dopo, tra due terrazzi di una palazzina che si affaccia su piazza Castello, appare un manifesto in dialetto piemontese: “non siamo froci". Quanta sospetta premura di dichiararlo pubblicamente – scheletri nell’armadio? Il corteo non lo contesta (forse perché non lo capisce), il pubblico che affolla i bordi della strada sì, tanto da costringere l’isolato condomino a levarlo.

18/19 GIUGNO 2006

Torre del Lago (Lucca). A pochi giorni dalle ennesime dichiarazioni espresse da alcuni rappresentanti locali contro la comunità LGBT* che frequenta la spiaggia e i locali della marina, tre giovani prima si mettono a intonare canzoni fasciste, poi insultano pesantemente i dipendenti del locale LGBT* “Mamamia” che lo stanno rigovernando dopo la chiusura, quindi, allontanati dai buttafuori, tornano indietro ed uno di essi, A.F, 24enne pisano, si avventa contro Giampiero Buttafuoco, il cuoco, spaccandogli la faccia e riempiendolo di calci.

28 GIUGNO 2006

Catania. 100 appartenenti all'organizzazione Forza Nuova, armati di spranghe, croci celtiche, svastiche, striscioni omofobi e bandiere tricolori, bloccano, senza averne diritto e con l'appoggio della polizia, il corteo del Gay Pride di Catania per oltre un'ora, impedendo di fatto, il corretto, democratico, pacifico e lecito svolgimento di una manifestazione regolarmente autorizzata. 100 camicie nere bastano per fare carta straccia del codice civile, penale, della costituzione, delle regole democratiche di quest’Italia da operetta, sempre più somigliante ad una dittatura sudamericana.

 

 

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